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La zappa sui maroni è anarchica

Creato il 21 giugno 2010 da Paz83

A leggere il Resto del Carlino nei giorni immediatamente precedenti lo svolgimento del corteo Anarchico contro i Cie sembrava dovesse piovere l’inferno stile G8 sulla città di Modena. Così non è stato, ma su qualche punto i manifestanti sono riusciti a dar ragione alle previsioni. Sabato nel primo pomeriggio mi trovavo in centro, saranno state le tre del pomeriggio, e già lo spiegamento di forze dell’ordine cominciava a delinearsi imponente. Si temevano atti vandalici e forse anche qualcosa di più ad opera dei manifestanti, che dal canto loro avevano (sempre leggendo quanto riportato dalla stampa) promesso una manifestazione pacifica e civile: 20.000 euro è per il momento il conto della civiltà, stando a quanto riportato dal Carlino. Poi sulle ragioni della protesta siamo d’accordo, sono condivise. I Cie (ex Cpt) e il loro meccanismo sono da contestare e non dovrebbero essere accettati, così come tutta la questione di appalti per la gestione che gira dietro questi centri (a Modena e a Bologna sono gestiti dalla Confraternita della Misericordia il cui responsabile è Daniele Giovanardi, fratello del Politico Carlo Giovanardi, di cui avevo già parlato qui proprio in occasione di una contestazione ad opera degli anarchici e diretta verso lo stesso Daniele Giovanardi).Quello che, personalmente, invece davvero non mi piace sono il metodo e i toni. Li chiamano atti dimostrativi, ma cosa dimostra una gettata di vernice su di una vetrina? Cosa dimostra la scritta ingiuriosa su questo o quel muro?Vi dico cosa dimostra a me: che da li è passato un deficiente. Non me ne vogliano quelli che magari hanno manifestato entro i ranghi della civile convivenza e che poi finiscono per essere sommati ingiustamente al gruppetto di quelli che quel giorno non avevano di meglio da dire e da fare. Se il tutto si fosse svolto senza il minimo danno alla città (per lieve che fosse) i giornali e i cittadini forse avrebbero parlato della causa (dico forse), invece oggi cosa leggiamo del dopo manifestazione? Leggiamo dei danni, del centro-destra che ora si può gongolare nel suo “noi ve lo avevamo detto”, del comune che si costituirà parte civile nei processi contro questi signori e che, dopo la figura fatta, probabilmente ci penserà due volte la prossima prima di concedere la possibilità di un corteo che preveda nel suo percorso il transito per il centro storico, anche perché se la dovrà vedere con le associazioni dei commercianti che in quella zona hanno una attività. E tra commercianti e manifestanti, posso assicurare, conta molto di più il peso (e il “sostegno”) dei primi. E dei Cie? Ecco l’inghippo: dei Cie finirà per non parlare nessuno (o pochi), nemmeno questa volta, visto l’assist offerto. L’antagonismo ci può stare, ogni tanto, se fatto in maniera intelligente. Ma se poi finisce per rivelarsi antagonista, seppur involontario, nei confronti delle idee che si cerca di portare manifestando tanto vale a quel punto rimanere a casa e tirarsi una zappa sui maroni. Il risultato sarà il medesimo.


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