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Larry Sanders, the uncut diamond!

Creato il 05 gennaio 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Oggetto misterioso nelle sue prime due stagioni Nba con la cessione di Bogut ai Warriors Larry Sanders ha trovato un buon minutaggio e nel primo quarto di stagione NBA 2012/2013 sta dimostrando di poter essere un buon giocatore. Il nativo di Fort Pierce ha avuto una discreta carriera a livello di High School, e tre ottime stagioni al college con l’università della Virginia mantenendo sempre ottime cifre sia per punti che per rimbalzi. Così nel 2010 si guadagna la chiamata numero 15 da parte dei Milwakee Bucks. Nel Wisconsin però non si adatta subito e visto un minutaggio molto basso poco più di 13 minuti a gara di media nelle prime due stagioni nei Bucks, non riesce ad esprimersi come vorrebbe, addirittura nella stagione da Rookie viene parcheggiato per qualche partita in D-League.

Eppure andando a guardare i suoi numeri sia da rookie che da sophomore alcuni dati non passano inosservati, anzitutto il numero di stoppate più di una a partita ma anche delle ottime doti difensive oltre ad un ottima propensione a catturare rimbalzi, insomma dava l’impressione di essere un centro assolutamente futuribile. Così i Bucks cedendo Bogut decidono che è arrivato il momento di dare più fiducia a Sanders, che finora non ha deluso per niente le aspettative dimostrando di essere davvero un ottimo lungo oltre che un grande difensore con doti innate d’intimidatore d’area. In 30 incontri di cui 14 in starting five Larry viaggia a poco meno di 8 punti a gara alla quale aggiunge più di 8 rimbalzi, e 3 stoppate ad uscita (migliore della Lega), autentica specialità della casa, finora assoluto leader della lega, il tutto in 24 minuti d’impiego a gara.

Sanders è un giocatore molto dotato atleticamente e grazie ad un buon tempismo in stagione sta producendo alcune prestazioni davvero interessanti: 20 rimbalzi (massimo in carriera ovviamente) nella vittoria coi Celtics, ma come detto prima la sua dote naturale e senz’altro la stoppata, attualmente è il leader della lega davanti a mostri sacri della specialità come Ibaka e Howard che a differenza sua hanno un minutaggio molto più alto. Sanders in questa stagione ha registrato anche una tripla-doppia frutto di 10 punti, 12 rimbalzi e 10 stoppate (sconfitta con i T-Wolves) a testimonianza del fatto che la crescita rispetto alle passate stagioni c’è stata ed il campo lo sta dimostrando, anche perché i Bucks stanno vivendo un momento positivo.

Larry resta un lungo con tanti margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo del suo gioco offensivo che potrebbe proiettarlo davvero ad essere un centro completo. Quest’estate poi i Bucks potrebbero investire su di lui ancora di più visto il forte rischio di perdere gli attuali due leader offensivi Jennings ed Ellis non più tanto convinti di rimanere in Wisconsin.


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