le mozzarelle blu

Spiaggia di Palinuro, Salerno, Campania

“Dovrebbero vietare l’ingresso ai napoletani in certi posti  - Che qua devi stare attento a quello che mangi che è tutto inquinato – E’ mio nipote. E’ bellissimo ha dieci mesi. Sì mia figlia  si è messa a casa, ha lasciato il lavoro per stare con lui. E’ la cosa migliore. Quando si hanno i figli bisogna stare con loro. D’altra parte il marito fa la libera professione, torna sempre tardissimo. Qualcuno ci deve pur stare – Andare a puttane è un fatto privato, anche se sei il presidente del Consiglio sono cavoli tuoi – La cultura non serve a niente. Se la possono permettere solo i ricchi – Qua ci sono le mozzarelle blu. Guarda che le mozzarelle blu stanno in Germania (in napoletano stretto) – E siccome alla fine non cambia niente anch’io mi adeguo al sistema e mi faccio corrompere –  Sì anch’io mi sono licenziata  quando ho avuto mio figlio – Signora mi fa un po’ di posto che qui c’è l’ombra. Noi siamo arrivati prima e non ci spostiamo (in napoletano stretto) – Per esempio quando c’era Mussolini durante il ventennio si rispettavano le regole. Certo però le facevano rispettare con la violenza. Si vede che siamo capaci solo così, con la violenza – Il lavoro serve a due cose a guadagnare e a non spendere – Bisogna andare a votare tutti scheda bianca questa sì sarebbe una bella protesta – Io nella mia vita vedo solo lavoro, non vedo altro nel mio futuro solo lavoro lavoro lavoro, dalle sei di mattina alle nove di sera. Quando torno a casa la sera e la domenica mi schianto davanti alla televisione.”

C’è una larga fetta di paese di nord e di sud che io non incontro mai nella mia vita al centro di Roma. Né al  parco dove  porto mio figlio, né tra i miei amici artisti precari o giornalisti precari o ricercatori precari, né al lavoro alla Rai. C’è una larghissima fetta di paese che non conosco, che non sento mai parlare, di cui non ho mai chiesto l’opinione. C’è una larghissima fetta di paese che è talmente lontana da me, dal mio modo di vivere di essere, di condividere, da farmi sentire una specie di aliena.