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LeBron James torna ai Cavs? Mai dire mai!

Creato il 18 agosto 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Che la decisione presa da LeBron James, un mese fa ormai, di andare a giocare per i Miami Heat con i due grandi amici Wade e Bosh avesse delle ripercussioni anche nelle settimane successive e per tutto l’anno che ci aspetta non c’erano dubbi, d’altronde potrebbe essere stata una scelta che cambierà la NBA per sempre, se non per i risultati che i Miami Thrice raggiungeranno, per le implicazioni che la formazione di questo nuovo super trio avrà sulle altre stelle della Lega. E’ notizia fresca, infatti, quella che vedrebbe Carmelo Anthony molto vicino ai New York Knicks per affrontare questa stagione aspettando poi dalla prossima estate un regalino nel ruolo di playmaker, che potrebbe essere Tony Parker, per formare un altro Big Three nella Eastern Conference. Formazione di un trio vincente che ormai si è instaurata nella mente dei General Manager e dei giocatori, convinti che in tre Star si possa puntare a vincere l’anello!

Ecco che allora anche i giornali americani cercano di cavalcare l’onda e intervistano il giocatore più chiacchierato del momento, ovvero appunto The Choosen One. Nel numero di GQ che sarà nelle edicole americane a settembre, il numero 6 di Miami con una dichiarazione abbastanza importante e sorprendente non ha escluso la possibilità di tornare un giorno a vestire la canotta di Cleveland:

Se ci sarà la possibilità di tornare a Cleveland e i tifosi ne fossero contenti sarebbe una grande storia.

E poi ha aggiunto anche un commento piuttosto pepato sulle dichiarazioni rilasciate da Dan Gilbert nella lettera al veleno che il proprietario dei Cavs ha scritto ai tifosi dopo la scelta di James di firmare per Miami:

Non penso che a lui sia mai interessato LeBron, mia madre lo ha sempre detto: ‘Vedrai lo spessore delle persone nei momenti di difficoltà’. La mia famiglia e io ora abbiamo visto il carattere di questa persona. Questo mi fa pensare di aver fatto la scelta giusta e non vedo l’ora di scendere in campo in quella partita.”

James ha poi parlato anche del suo rapporto con Cleveland da ragazzo nato e cresciuto ad Akron, che dista circa 65 chilometri dalla città.

Non sembra così lontana, ma in realtà lo è. Gli abitanti di Cleveland, siccome sono quelli della grande città, ci hanno sempre guardato dall’alto in basso, quindi non li amiamo molto. Siamo cresciuti odiandoli, in realtà, e ancora oggi c’è molta gente di Cleveland che non ci piace. Continuerò a passare le mie estati ad Akron, quella è casa mia e mi allenerò ancora alla mia vecchia High School.

Insomma parole che non dovrebbero fare proprio felicissimi i tifosi di Cleveland, e anche pensare di rivederlo con la maglia dei Cavs non dovrebbe essere una cosa troppo facile al momento, visto che il ricordo delle parole dette durante “The decision” e i conseguenti gesti di stizza dei tifosi nei confronti dei gadget di James (come il bruciare le sue magliette) sono ancora vivi…ma nello sport, si sa, la memoria è corta, e allora perchè escludere un ritorno di LBJ in Ohio per chiudere la carriera?


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