LEGGERE: UN’ESPERIENZA «SENSORIALE»
“Fuori piove. Mi guardo intorno. Fisso la libreria della mia stanza. Nei pomeriggi di inverno mi piace sempre mettere un po’ di ordine. Ebbene, noto che una parte della libreria, quella riservata ai miei primi libri è disordinatamente affascinante. Così, prendo tra le mani uno dei libri preferiti, uno di quelli che chiedevo continuamente a mamma di leggere all’età di due anni e inizio a sfogliarlo.
Le pagine sono plastificate, coloratissime, pagine per lo più illustrate: i disegni occupano quasi interamente ogni pagina, in basso solo tre righe di testo. Gli spigoli sono mordicchiati e sopra le righe stampate la mia manina ha realizzato cerchi concatenati, spirali ellittiche orizzontali ( a modo mio volevo contribuire ad arricchire quella storia dal mio punto di vista; ho avuto sempre il pallino di scrivere!).
Vado a ritroso nel tempo e cerco di ricordare le mie sensazioni. Ricordo che mi piaceva tanto addentarlo, sfogliarlo velocemente, scaraventarlo a terra, riprenderlo e visionarlo in ogni luogo della casa ( sul letto, sul tappeto, sulla sedia, sul divano, ecc). Mi incuriosivano alcuni oggetti: il gelato, l’aquilone, il cane. Ne ho la certezza perché li ho cerchiati, probabilmente per far capire che mi interessavano. Ricordo, soprattutto, di rincorrere la mamma affinché mi leggesse quella fiaba ripetutamente. Mamma l’ha letta così tante volte da ricordarla a memoria!
Perché ho scritto questo?
Credo che molte mamme abbiano vissuto qualcosa di simile e hanno sorriso di fronte al proprio bambino irrequieto e curioso.
Nel precedente post, ho illustrato alcuni aspetti positivi del medium televisivo (se monitorato dai genitori e se curato nella forma linguistica e nel contenuto dagli autori televisivi), in questo voglio sottolineare l’input positivo della carta stampata e delle modalità di interazione tra bambini-genitori-libri.
Per le primissime fasce d’età è consigliabile scegliere e alternare le seguenti tipologie di albi:
albi affettuosi: cioè morbidi, di materiali tattili, con molte immagini e pochissime parole;
albi giocattoli: da scoprire tirando linguette, da toccare in quanto realizzati con materiali diversi e con parti mobili che rivelano sorprese;
albi musicali e/o profumati.
L’atto della lettura è un momento fondamentale per alimentare la «fantasia» del proprio bambino. La fantasia è un modo per esplorare il mondo, è un momento costruttivo perché aiuta nella formazione della persona.
Il testo ascoltato attraverso la voce del genitore favorisce la memorizzazione di termini poi riutilizzati nella fase di ri-narrazione. Per stimolare le abilità «uditive» può essere utile affiancare l’immagine o l’oggetto materiale che è stato precedente pronunciato. Bisogna prestare attenzione anche alla lettura «labiale» poiché il bambino assistendo visivamente ai luoghi di articolazione, può costruirsi una mappa uditivo-articolatoria. L’immagine invece stimola ulteriormente la memorizzazione, a ricordare i dettagli e a ricostruire più facilmente il racconto.
“ Ciò che viene elaborato dai vari apparati sensoriali giunge alle aree specifiche corticali e qui viene confrontato con il materiale memorizzato e sarà successivamente, integrato, anche se in misura ridotta rispetto agli stimoli che giungono agli organi di senso. Quindi il materiale informativo che afferisce dai singoli apparati sensoriali subisce un’operazione di confronto e di ulteriore decodifica e interrogazione a livello centrale”[ brano tratto da: Mariamaddalena Basoli, Alessandra Ferraboschi, Silvia Tagliapietra, Stimolare le attività percettivo-uditive, Edizioni Erickson, 2008, pag 11].
Coltivate la pratica della lettura con gioia, gusto, scoperta. Realizzate uno spazio accogliente con cuscini, tappetini, peluche, plaid e diventate complici e compagni di questa esperienza”.
Autrice del Guest Post:
Ilaria Sangregorio, Tesista presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (indirizzo Lettere Moderne) Università di Catania