Questa non è una mia ricetta, ma è presa pari pari dal sito della Cuochina Sopraffina, però è troppo buona e vi consiglio di provarla perchè è facile, veloce e golosissima: sembra di bere una cioccolata però un po’ alcolica.
Nasce come liquore, ma dopo il raffreddamento è diventato densissimo, anche se ancora non l’avevo messo in frigo. Mi ero un po’ preoccupata, pensando di aver sbagliato qualcosa, ma dopo aver chiesto a Veru e aver anche fatto qualche ricerchina, pare sia semplicemente l’effetto del freddo.
Dopo vari assaggi (si ne ho dovuti fare davvero molti di assaggi… altrimenti come potevo essere sicura di regalare un buon prodotto??? è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo!), in realtà ho capito che questa cosa è un vantaggio non da poco: ha trasformato il liquore in una deliziosa crema, ottima da aggiungere a un caffè, da usare come accompagnamento a una bella fetta di panettone, da mangiare in una tazzina col cucchiaino, da far colare su un gelato (se dura fino alla stagione calda…).
Però, allo stesso tempo, se desiderate bere o offrire un bicchierino di liquore, basta mettere la bottiglia in acqua calda (non bollente) per poco. Io l’ho passata per un minutino sotto l’acqua corrente del rubinetto calda ed eccolo di nuovo della consistenza di un liquore cremoso.
Quindi, due prodotti in uno! Che volete di più??
Ingredienti per 1 litro di liquore/crema (ricetta copiata pari pari, l’originale qui):
- 80 grammi di cacao amaro
- 250 grammi di zucchero
- 1/2 litro di latte (ho usato quello intero)
- 1/2 litro di panna fresca
- 150 grammi di alcool puro
Ho mescolato in una pentola col fondo spesso e i bordi alti (quella della pasta per intenderci) il cacao e il latte. Il cacao tende a restare a galla, ma versando lo zucchero lo si aiuta a scendere. Infine ho versato la panna e mescolato bene. Nonostante abbia unito tutto insieme, non ho avuto problemi di grumi. Vi consiglio comunque di passare tutto attraverso un colino, una volta pronto (anche se confermo che non c’era traccia di grumi).
A questo punto potete anche non mescolare per un pochino (ma se non vi piacciono i rischi, mescolate mescolate mescolate), finchè non si arriva all’ebollizione. Questo è il momento più pericoloso di tutta l’operazione!
Non allontanatevi più per nessun motivo dalla pentola e non abbandonate il cucchiaio: come si sa, il latte che bolle tende a risalire inesorabilmente i bordi della pentola, fino a uscire fuori e a inondare tutto ciò che trova sul suo cammino.
Fate che nulla vi distragga, nemmeno il vostro bimbo di 21 mesi, che dovrebbe essere controllato dal padre, e che cerca con tutti i suoi mezzi di allontanarvi dalla cucina, non fate caso ai suoi occhietti dolci e supplichevoli o vi ritroverete a pulire tutto il piano della cucina e il pavimento da una marea cioccolatosa!!!
Ecco.
Tornando a noi… una volta raggiunta l’ebollizione, mescolate ininterrottamente per circa 10 minuti. Quindi spegnete e versate in una ciotola ampia per far raffreddare il tutto. Solo quando è freddo, potete aggiungere l’alcool (sennò evapora) , mescolare bene e versare nelle bottiglie.
Al momento sarà ancora molto liquido, ma raffreddandosi diverrà più (nel mio caso) o meno (in quello di Veru) denso.
Se lo mettete in bottiglie di plastica, nel caso diventi molto denso non ci saranno problemi nel farlo uscire.
Se lo regalate, sicuramente le bottiglie di vetro sono più belle… però c’è sempre il trucco dell’acqua calda che ci viene in aiuto
Insomma, non mi resta che raccomandarvi di consumarne con moderazione, perchè crea dipendenza. Ci mancava poco che ci facessi addirittura colazione stamattina…
PS. Come avrete capito, se non finisce prima, vorrei regalarlo a Natale. Quindi ho creato queste etichette da stampare. Se le stampate su cartoncino (come ho fatto io) le potete attaccare al collo della bottiglia con un nastro. Se le stampate su carta normale o adesiva, potete incollarle come etichetta. Spero vi piacciano