
- Da quanti anni ti occupi di handmade?
Da sempre. Fin da piccolissima amavo disegnare, dipingere e fabbricarmi buffi personaggi con il pongo con cui poi giocavo. Crescendo questa passione a tratti si assopiva a tratti si risvegliava, finchè è esplosa del tutto e non mi sono più fermata.
- Quant’è importante per una creativa come te avere anche un blog?
Il mio blog è giovane, ha appena 8 mesi e per me è stato inizialmente un esperimento: un modo diverso per esprimere la mia fantasia, stavolta attraverso le parole e la fotografia. L’esperimento presto è diventato un appuntamento irrinunciabile e sento il blog un po’ come una mia creatura, ma anche come uno stimolo per migliorarmi (il capitolo FOTO per me è una sfida aperta) e per imparare sempre qualcosa di nuovo.

- Un blog italiano e uno straniero dai quali prendi ispirazione?
Nessuno. Frequento gli altri blog non per cercare ispirazioni, ma perché ci capito e mi accorgo che tra me e l’altra che scrive possono esserci delle affinità, perché le blogger che ci sono dietro, a leggerle, mi stanno simpatiche. Perciò ti nomino due blog piccoli, ma con le cui autrici si è instaurato subito un bel feeling: vivereapiedinudi (con Laura ci siamo conosciute ed è stato amore a prima vista, anche tra i nostri mariti!) e meehameeha, l’autrice proviene dalla Romania e appena ci siamo incontrate lei mi ha scritto “Great mind thinks alike” perché anche lei ha capito subito che avevamo delle similitudini.
- Tre qualità che non devono mancare a una blogger creativa nel 2012.
Fantasia, per non far vedere e non raccontare sempre le solite cose trite e ritrite.
Essere sé stessa: se si mettono filtri, muri e paletti, se ci si nasconde, lo si capisce e il blog perde subito smalto.
Conoscere la grammatica: perché gli erroracci non si possono leggere!

- Qui a ulaola tutta la redazione è impazzita per la tua Pippi: vuoi raccontarci la sua storia?!
C’era una volta una bambina che non ha mai giocato con le bambole perché a lei piaceva fabbricare pupazzi col pongo e perché Barbie e Cicciobelli non le piacevano: a lei piacevano le bambole di pezza, ma dal giocattolaio vicino alla parrocchia, vendevano solo Barbie e Cicciobelli di plastica. Ora quella bambina è diventata grande, si è innamorata, si è sposata e ha avuto due bambini, due maschi, che giocano con trenini, macchinine e COSE DA MASCHIO. Per loro la mamma ha cucito mostri buffi. E poi s’è detta: “Ma se posso fare un pupazzo mostruoso, potrò anche cucire una bambola!”. E così è nata La Pippi, per far giocare altre bimbe che come lei non amano i bambolotti di plastica.

- Scegli 2-3 shop preferiti su ulaola… cosa ti ha colpito di loro?
1. Lo shop nuovo nuovissimo della mia amica nonché blogger Simona perché i miei Abominevoli Pupazzi delle nevi vogliono tutti fidanzarsi con le sue Mostrille!
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2. L’albero del sapone, perché produce artigianalmente saponi naurali, vegetali e biodegradabili che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare al festival dell’Handmade di Verona, che si è appena concluso.
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Ecco la video intervista!