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Ma quando finiscono i titoli di coda di questo brutto film?

Creato il 30 luglio 2011 da Malpaese @IlMalpaese

E ‘ un po’ di tempo che non so più che dire. Non ce la faccio a ripetere sempre le stesse analisi. Dopo il voto per i sindaci e per il referendum che ha portato un po’ di aria pura, si è tornati come se niente fosse nel tanfo del regime ormai crollato. Ma quanto dura questo crollo? Quante macerie devono ancora cascare? I più cinici dicono che i titoli di coda di questo film dureranno tantissimo , diciamo il tempo che serve  – non solo al nano con la testa asfaltata ma anche a qualche decina dei suoi  complici  – per acquisire qualche garanzia futura, qualche salvacondotto, qualche ennesima schifezza con cui contrattare l’uscita di scena senza troppi guai.

Nè puo’ dirsi che dall’altra parte abbiano capito bene la strada da prendere :  nonostante abbiano beneficiato temporaneamente della rabbia elettorale , non sembra abbiano capito l’atmosfera politica presente, basti pensare alle stupidaggini similberlusconiche che ha detto Bersani l’altro ieri  sulla macchina del fango.

In un Italia commissariata da organismi internazionali ed europei e da un ristretto gruppo di operatori di emergenza capitanati da Napolitano, con Tremonti alle prese con uno scandalo che ne limiterà il raggio di azione e le velleità future, a che serve ancora perdere tempo con analisi sempre uguali?

In un paese cristallizzato da un anno e mezzo nella medesima forma ed espressione, con gli squali della finanza che ormai l’hanno messo nel mirino per mangiarselo in un boccone quanto prima e con un premier ormai completamente ed esclusivamente dedito al  ruolo di zavorra inutile e pericolosa, che altro rimane da dire?

Per il resto non val la pena aggiungere niente, queste poche righe sono già troppe, basta leggere la cronaca di un qualsiasi quotidiano di oggi.

Ah dimenticavo: mi sovviene un esempio che non posso non proporre , una sola  piccola chicca tanto per gradire e salutare chi va in ferie.

Con la norma passata oggi al senato, se si commette un omicidio in un bar sparando due colpi di pistola, la difesa potrà portare come testi non solo coloro che erano presenti nel bar, ma tutti coloro che, abitando nel quartiere dove è sito il bar  -  uno per uno rintracciandoli con l’elenco telefonico -  potrebbero in teoria aver udito il rumore dei due colpi sparati. Ed il giudice non potrebbe  valutarne nè la congruenza nè la rilevanza. Dovrebbe ammetterli e basta…

ps. mi immagino la faccia dei vari mediolungo e panattoni  ( blogger di destra N.D.R. ): chissà dove sono finiti?

Chissà se hanno ancora il fegato di difendere questo regime di corrotti ed incapaci come mai nella storia si era visto?

De resto ognuno di noi conosce sotto casa qualche mediolungo o panattoni e sa bene come reagiscano attualmente: interrogati oggi fan finta di non aver mai conosciuto un tizio di nome Berlusconi, del resto cosa aspettarsi da italiani veri come loro?

La cronaca politica di oggi dal Messaggero.

ROMA – Il governo ha incassato al Senato la fiducia sul processo lungo. Si tratta della fiducia numero 48 posta in tre anni dal governo Berlusconi. Il provvedimento, che torna all’esame della Camera, ha ottenuto 160 voti a favore di Pdl, Lega e Coesione nazionale (gli ex Responsabili), mentre i voti contrari sono stati 139, da parte di Pd, Idv, Udc e Terzo polo. Nell’occasione ha debuttato Il nuovo ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma.

Finocchiaro: Berlusconi strozzato da un dentifricio? «All’assenza dall’approvazione della manovra qui al Senato si rispose dicendo che il presidente Berlusconi era scivolato su una saponetta. Mi chiedo se stamattina, vista la sua assenza, si sia strozzato con il dentifricio – attacca Anna Finocchiaro, nella dichiarazione di voto del Pd contro la fiducia – Abbiamo un premier che non parla al suo popolo. La verita è che questo paese non ha un premier e non ha un governo mentre l’Italia attraversa la crisi piu grave dal dopoguerra. Negli ultimi 15 giorni si ricorda una sola affermazione del Capo del governo, non certo per rassicurare il Paese e i mercati: “se dicessi quello che penso davvero non coinciderebbe con gli interessi del paese”».

«Credo che quando sfilerete sotto quel banco per dire il vostro sì, sentirete sul collo il piede del padrone, dentro di voi qualcosa ribollirà – urla Anna Finocchiaro al termine della sua dichiarazione di voto – Sarebbe il tempo dei liberi e forti e non dubito che molti di voi sarebbero in grado di esserlo e di esprimere la loro natura di liberi e forti e di dare oggi all’Italia la prova che questo governo è capace di badare ad altro che a un premier braccato che si chiude nelle sue stanze».

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originale   qui Ma quando finiscono i titoli di coda di questo brutto film?



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