In realtà, non è d'accordo
«In politica, oggigiorno, è forse più corretto parlare di maggioranza liquida.In realtà, le maggioranze politiche nei parlamenti dei nostri giorni non hanno nessun legame di natura ideologica, per cui la presunta solidità si appoggia solo su di uno scambio di favori, il vero collante della politica italiana», assevera il professore.«La liquidità dei rapporti parlamentari, o più in generale politici, si riflette fedelmente nei programmi televisivi di approfondimento giornalistico-politico, dove il ministro di turno appare esclusivamente per una questione di visibilità, che magari un giorno potrà ingenerare la possibilità di firmare un lauto contratto con qualche società che magari ha tratto benefici dal suo operato politico, di partecipare ad un reality o forse di recitare in una fiction o in una pubblicità: l'importante è mettere da parte liquidi, quanto più puri possibili, ma forse in un'ottica non del tutto simile a quella del Generale Ripper nel "Dottor Stranamore" di Stanley Kubrick», argomenta il cattedratico di sociologia della pagnotta«A proposito di pubblicità, consiglio vivamente di comprare il mio libro che casualmente si chiama "Maggioranza liquida": comprandolo nelle migliori librerie, si ottiene un codice che permette di scaricare cose interessanti sul sito www.maggioranzaliquida.it come la brillante ed avvincente interpretazione autentica delle cose che scrivo a cura diel ministro Carlo Giovanardi (casualmente ministro senza portafoglio dei rapporti con il Parlamento), gli aggiornamenti sulle parole che invento per sembrare interessante o, infine, una bella suoneria liquida per il cellulare», conclude il luminare, fregandosi le mani.