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Mary Pickford: la fidanzatina d’america che fu un’abile donna d’affari

Creato il 25 aprile 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Mary Pickford: la fidanzatina d’america che fu un’abile donna d’affari

(Toronto, 8 aprile 1892 – Santa Monica, 29 maggio 1979)

La deliziosa ragazza canadese dai riccioli d’oro e dalla mimica naturale che incantò il pubblico del suo tempo con  personaggi semplici ed ingenui, rappresenta l’immagine perfetta di un successo e una popolarità creata dalla nascente industria americana, facendo dell’attrice Mary Pickford uno dei più duraturi e attraenti miti del cinema.

Figlia d’arte iniziò a recitare all’età di quattro anni insieme a sua madre, di origine irlandese, mentre suo padre si adatta a lavori occasionali per mantenere la famiglia. Non sono anni facili dal punto di vista economico tanto che la Pickford fa una scommessa con sé stessa: se avesse fallito avrebbe abbandonato il teatro, dopo il lungo periodo di povertà e di assenza di un vero lavoro. Ma nel 1909, a soli 16 anni, vede davanti a sé  una grande occasione: il regista Griffith la sottopone ad un provino per un ruolo nel film  “Pippa passes”. Viene scelta un’altra attrice, tuttavia Griffith rimane profondamente colpito dalla ragazza che ben presto entra a far parte della squadra di attori della Biograph, girando ben 51 film nel 1909 . Sotto la guida del cineasta statunitense si afferma con  film come“Il cappello di Nuova York”, “The Englishman and the Girl”, “A Child’s Impulse”, “As It Is in Life”. Dopo aver lasciato la Biograph, in breve tempo diventa una diva, sfornando film mielosi ma che tanto piacciono al pubblico: “La piccola Principessa”, “Stella Maris” “Papà Gambalunga”e  soprattutto “A Good Little Devil” che  consolida sempre di piu’ l’immagine di ragazza  smaliziata e candida. Nel 1916 è alla corte di Zukor che le concede grande libertà nonché un grande stipendio : 500 dollari a settimana, cifra record all’epoca.

 Nel 1918 rifiuta i termini per il rinnovo del contratto con Zukor e approda al  “First National Pictures”. Da questo momento Mary Pickford inizia a sfruttare la sua popolarità per accostare all’immagine di “America’s sweetheart”, la “fidanzatina d’America” quella di abile donna d’affari, intuitiva e spregiudicata a dispetto dei suoi ruoli. Con Griffith, Chaplin e l’irrequieto Douglas Fairbanks, suo marito,  forma la United Artists, una compagnia cinematografica indipendente. Continua a produrre e recitare nei suoi film. Nel 1920, il film di “Pollyanna” incassa circa 1.000.000 di dollari, cosi come “Rosita”del 1924 .

 M. Pickford  influenza largamente la  riorganizzazione dell’industria cinematografica inducendo a scegliere  attori e sceneggiature che erano stati realizzati solo ed esclusivamente  per la pellicola. Sino ad allora i registi contavano sugli studios per le prenotazioni, tollerando qualsiasi tipo di interferenza. Ma la United Artists interrompe questa tradizione,permettendo sui propri schermi l’accesso di produttori di film indipendenti. La Pickford diventa cosi  la più potente donna che abbia mai messo piede  ad Hollywood.  Ma verso gli anni ‘30  la sua  carriera come attrice comincia ad affievolirsi, complice anche l’avvento del sonoro, da lei sottovalutato. Si ritira dalla recitazione nel 1933,  ma continua a produrre films per la United Artists fino al 1955.

Filmografia

I ruoli che hanno reso famosa Mary Pickford sono quelli della  giovane fanciulla ingenua e perseguitata da patrigni  cattivi e senza scrupoli, tutori arroganti, arcigne insegnanti e che ,alla fine di una serie di vicissitudini e difficoltà, riesce a superare tutto con nobiltà  d’animo, tenerezza e bontà, concludendo la storia con un inevitabile lieto fine:  sposando l’anima gemella che preannuncia un futuro felice. “Per aspera ad astra” , questo era il senso dei film girati dalla Pickford, che oggi ci sembrano cosi inattuali e datati sia che si tratti di commedie che di patetici drammi strappalacrime. Ma era quello che chiedeva il pubblico, difficile dire quanto fossero ruffiani in un periodo dove la gente voleva personaggi semplici  positivi e soprattutto moralmente vincenti con cui identificarsi.

“Tess of the Storm Country”  del 1914, “A Poor Mistress Nell” del 1915, “The Foundling” del 1916, “A Poor Little Rich Girl”, “The Little American,” “Rebecca of Sunnybrook Farm” del 1917,  “M’liss” del 1918, “Sparrows” del 1926,  sono solo  alcune delle tappe più importanti  della carriera di questa grande diva disciplinata del muto, preceduta da una lunga serie di film girati con Griffith come :” The Old Actor”, “The Inner Circle”, The “Female of the Species”, “Just Like a Woman”, “An Indian Summer”, “A Beast At Bay”.

di A. Grasso

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