Magazine Società
Jose Mourinho continua anche in Spagna la sua personale battaglia contro la "prostituzione intellettuale" degli organi d'informazione già perseguita in Italia, lanciandosì in una intemerata filippica contro i favori concessi negli anni dalla classe arbitrale agli arci rivali del Barcellona, dopo la sconfitta di ieri sera del suo Real Madrid davanti alla squadra catalana.
Ci vuole una grande dose di coraggio a mettersi contro il sistema calcistico mondiale, oggi tutto a sostegno della squadra di Barcellona, modello di squadra e società politicamente corretta e al servizio delle istituzioni calcistiche. Ancora più coraggio ci vuole per adombrare l'ombrello protettivo che la sponsorizzazione gratuita prestata dai catalani all'agenzia delle Nazioni Unite chiamata UNICEF può offrire alla società blaugrana.
Proprio quest'ultimo argomento ha sollevato la reazione indignata di quanti non vedevano l'ora di alzare l'indice contro l'allenatore portoghese, reo questa volta del turpe peccato di attaccare un ente che si prende cura dei bambini del mondo intero.
Quale più facile argomento per attaccare una persona che non quello che "vuole il male" dei bambini?
Come se nessuno sapesse cosa sono realmente questi enti delle Nazioni Unite: associazioni che soprattutto si curano dei propri dirigenti e dipendenti, con uno spreco di risorse impressionanti e non di rado al centro di scandali, di solito rapidamente insabbiati.
L'Unicef non fa eccezione, come si può facilmente appurare, e indignarsi perché si esprimino dei legittimi dubbi sulle influenze politiche di una simile sponsorizzazione è solo la foglia di fico di chi in realtà ha trovato la scusa dei bambini per attaccare chi aveva in passato messo in dubbio la lealtà sportiva di altre squadre e calciatori.
Probabilmente Mourinho non rimarrà a Madrid la prossima stagione, perché anche la squadra madrilena è in realtà organica al potere della Uefa, oltre all'evidente conflitto tra il calcio come l'intende Mourinho e quello invece desiderato dai supporters madrileni, ma non per questo rinuncerà al suo modo di vivere e agire, pronto a ricominciare da capo, al comando di una squadra più corsara e fuori dagli schemi.
Grazie Mou: fortuna che ci sei.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il Governo pronto a commissariare le Regioni per gli Ospedali psichiatrici...
Il 31 marzo 2015 avrebbero dovuto lasciare gli Ospedali psichiatrici giudiziari ed essere trasferite nelle Rems, Residenze per l’esecuzione delle misure di... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
El mismo sol: genesi di un tormentone estivo
El mismo sol si avvia a diventare il grande tormentone estivo 2015. Ma perchè è così affascinante? Il mese di giugno porta con sè tante cose. Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
ho visto anche i calciatori piangere
C’è una scena di “We are the best“, che è un film delizioso e se vi capita guardatelo, che si svolge nel corso di una lezione di educazione fisica della classe... Leggere il seguito
Da Plus1gmt
SOCIETÀ -
Il Giardino dei tarocchi di Garavicchio nella Maremma Toscana
Nel bel mezzo della Maremma Toscana, ben protetta e nascosta al mondo esterno, sorge una città incantata dove la fantasia e l’immaginazione prendono vita e la... Leggere il seguito
Da Goodmorningumbria
INFORMAZIONE REGIONALE, SOCIETÀ -
On the road: il viaggio all’avventura
Il viaggio on the road: pietra miliare dell’immaginario comune occidentale, storico “coming of age” di generazioni e generazioni. Alla scoperta dei tragitti... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Grattacieli a Torino: non c’è 2 senza 3
Il vecchio adagio popolare sembra calzare alla perfezione anche all’architettura urbana della città di Torino, capitale sabauda di sobrietà e polemiche nei... Leggere il seguito
Da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ