Dopo i grandissimi botti del weekend, con le scelte dei free agent più ambiti sul mercato, Dwight Howard, Andre Iguodala e Josh Smith, nelle ultime ore in NBA si sta vivendo un po’ più di calma con le squadre attente a capire la situazione dei giocatori liberi e quindi le offerte eventualmente da fare. La più interessante è senza dubbio quella dei Cleveland Cavaliers per Andrew Bynum, un biennale da 24 milioni con una team option sul secondo anno per il centro 25enne ex Lakers che nell’ultima stagione non ha mai messo piede in campo per vari problemi alle ginocchia. Bynum è senza dubbio un giocatore di talento, dotato di gran fisicità e che nell’ultimo anno ai Lakers aveva mostrato segnali di crescita tecnica enormi, ma spesso erano stati i suoi comportamenti a bloccarlo, sia in campo che nello spogliatoio. A Cleveland troverebbe una Star come Irving e un supporting cast di discreto livello (oltre al suo ex coach Mike Brown), dove lui potrebbe fare il secondo violino per cercare di aiutare i Cavs a raggiungere i playoff, ginocchia permettendo però; Dallas resta alla finestra ma sembra pronta a fare una contro-offerta per portare di fianco a Nowitzki un big-man come ce ne sono pochi nella Lega.
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Da un ex-Lakers a un probabile futuro ex-Lakers, Metta World Peace. I gialloviola sembrano intenzionati ad amnistiare il giocatore e il suo contratto in scadenza la prossima estate da 7.7 milioni di dollari, una mossa puramente economica prima che tecnica, anche perchè pur con tutti i suoi limiti caratteriali, il fu Ron Artest è stato uno dei migliori l’anno passato, mettendo sempre leadership, difesa e voglia in campo. Usando l’amnesty clause su di lui, però, i Lakers risparmierebbero circa 30 milioni perchè scenderebbero sotto il livello della luxury tax e potrebbero utilizzare il resto della mid-level exception, dopo aver usato 3.1 milioni per firmare con un annuale Chris Kaman.
Come annunciato già ieri Denver Nuggets, Utah Jazz e Golden State Warriors hanno messo in piedi uno scambio a tre squadre: via sign-and-trade i Warriors hanno firmato Andre Iguodala con il quale avevano raggiunto l’accordo già qualche giorno fa, sempre via sign-and-trade i Nuggets hanno messo sotto contratto per tre stagioni 9 milioni complessivi il tiratore Randy Foye (utilizzando la trade exception data da GS), lo scorso anno ai Jazz, mentre Utah in piena ricostruzione si è presa dai Warriors i contrattoni di Biedrins, Jefferson e Rush tutti in scadenza, oltre alla prima scelta al draft del 2014 e del 2017.
Proprio la franchigia allenata da Mark Jackson, dopo aver perso Carl Landry finito ai Kings, ha allungato la panchina con la firma di Marreese Speights, ex Grizzlies e cavs, con un contratto triennale (terzo anno con team option).
Infine i TWolves hanno fatto ufficialmente la loro offerta per trattenere Nikola Pekovic, i Detroit Pistons hanno prolungato il contratto di Will Bynum per altre due stagioni, in cui la comb-guard percepirà 5.75 milioni, Raja Bell sta effettuando dei workout con i New York Knicks per capire se c’è la possibilità di trovare un accordo per la prossima stagione.
Capitolo assistant coach: Rasheed Wallace è entrato nello staff dei Pistons e di Maurice Cheeks, mentre Brian Scalabrine è diventato assistante di Mark Jackson ai Warriors.
Per chiudere capitolo Gigi Datome: l’MVP dell’ultimo campionato di serie A ha sul piatto un’offerta annuale da 900.000 dollari da parte dei Memphis Grizzlies ma dalla franchigia nelle ultime ore sono usciti dei rumors negativi sulla riuscita dell’accordo; Datome infatti non sarebbe troppo convinto della proposta e allora la Memphis starebbe spostando il suo interesse su Anthony Morrow.