Alla fine ce l’hanno fatta, scacciando tutti i demoni che li hanno tormentati da “The Decision” in poi, i Miami Heat sono campioni NBA 2012. In gara 5 i Big Three aiutati da un incredibile Mike Miller autore di 23 punti con 7/8 da tre nonostante una schiena a pezzi, sono riusciti a superare per la quarta partita consecutiva gli Oklahoma City Thunder, chiudendo la serie finale in casa, scongiurando il rischio di dover tornare alla Cheesapeak Arena per le ultime due gare decisive.
Il premio di MVP delle Finals è andato a LeBron James che ha chiuso con il punto esclamativo la sua miglior stagione da quando è entrato nella NBA, vale a dire con una tripla-doppia da 26 punti, 13 assist e 11 rimbalzi, bissando così il trofeo vinto come miglior giocatore della regular season.
Wade ha contribuito con 20+8+3 mentre Bosh è stato ancora una volta decisivo con 24 punti e 7 rimbalzi.
Dall’altra parte Kevin Durant, alla sua prima ma probabilmente non ultima finale, non è riuscito ad incidere come dicono i suoi 32 punti e 9 rimbalzi (anche 7 palle perse e ancora 5 falli), e gli altri due membri del terzetto, Westbrook e Harden, hanno messo a referto 19 punti ciascuno, tirando però male.
LA CRONACA – Inizia la partita, la curiosità è di vedere le condizioni di James: dopo un assist che non viene rilevato tale per l’errore di Bosh arriva una mini serie composta da difesa su Perkins, schiacciata in contropiede e rimbalzo in cielo… purtroppo per OKC l’uomo dei crampi è tornato. Westbrook risponde con un arresto tiro, poi non segna nessuno per quasi 3 minuti: i Thunder sbagliano un marea di tiri facili, e dall’altra parte Ibaka chiude tutti gli spazi come non era mai riuscito a fare da gara-1 in poi. Proprio l’ispanico-congolese rompe il ghiaccio anche in attacco e la partita decolla. I King Three hanno idee bellicose, e come in gara-4 è troppo facile per Miami trovare punti in area con Ibaka e Perkins che non tengono una volta gli uno contro uno dal palleggio dei lunghi tattici di Spoelstra (Bosh e James). L’ingresso di Collison porta energia ai Thunder ma Mike Miller risponde con due triple consecutive che fanno esplodere la “Triple A”. A tenere in piedi la baracca ci pensa Kevin Durant con una schiacciata imperiosa che chiude il primo quarto sul 31-26.
Il secondo quarto parte forte: Brooks ordina di proteggere l’area, ma i suoi concedono spazio sul perimetro, e c’è la terza tripla in fila Mike Miller. A spegnere l’entusiasmo ci pensa subito Derek Fisher che risponde con la stessa moneta per il -2. Le rotazioni difensive di OKC sono “rivedibili”, James si impossessa della partita e con lui Chris Bosh: a metà secondo quarto gli Heat volano sul +12. Neanche il terzo fallo di Wade cambia l’inerzia della gara: Westbrook crede di dover risolvere da solo, ma ovviamente peggiora le cose ed un contropiede di LBJ (15+5+5 a metà) regala a Miami il +17. Oklahoma è anche un po’ sfortunata con un paio di palloni già dentro l’anello che invece escono; solo la classe di Durant permette alla squadra di Brooks di rientrare fino al -10 (59-49) con cui si va negli spogliatoi.
Il terzo periodo si apre con un 5-0 che ammutolisce la Casa Blanca, subito però ridestata con due triple in fila della coppia Chalmers-Battier. OKC resta in linea di galleggiamento ma, parafrasando Lebron, Miami ha “un lavoro da concludere” e con Bosh e Battier si materializza nuovamente il +14. L’aggressività degli Heat schiaccia i giovani Thunder, e quando Miller tiene Durant in difesa e James trova una serie di giocate straordinarie, il divario raggiunge i 22 punti, che diventano 25 con l’ennesima tripla di un eroico Mike Miller. Il 95-71 con cui si chiude il periodo è lo srotolamento del tappeto rosso per Lebron James e compagni.
Gli ultimi 12 minuti delle Finals iniziano con la sesta e la settima tripla personale di Mike Miller che sigillano una notte magica personale ed ovviamente di tutti i Miami Heat. Wade gioca con un’arroganza atletica clamorosa non permettendo ai Thunder di rientrare; ad impiantare i chiodi sulla bara di OKC ci pensa ovviamente King James che piazza la tripla-doppia e manda i titoli di coda sulla stagione NBA. A 3 minuti dalla sirena coach Spoelstra toglie i suoi Big: è finita, i Miami Heat sono campioni NBA, Lebron James ha anche l’anello, ora è ufficialmente il più forte di tutti!
PLAYOFF NBA 2012 – Tabellone, risultati e stats
Miami Heat – Oklahoma City Thunder 121-106 (Serie: 4-1 Heat)