Nonostante lo scetticismo di tanti, me compreso, il deus ex machina della franchigia del sud della Florida, Pat Riley, è riuscito a costruire attorno ai “Miami Thrice” un gruppo che puo’ essere chiamato squadra. Riley, con circa dieci milioni a disposizione nel salary cap, visti i 48 complessivi dati a Wade, James e Bosh, ha firmato altri dodici giocatori.
Oltre a Chalmers, che già era sotto contratto, sono tornati dei pretoriani di Wade come Haslem e Joel Anthony, lo scudiero storico di LeBron, ovvero Ilgauskas, e tre che al posto del braccio si ritrovano un vero e proprio fucile da dove conta tre, come Mike Miller, James Jones e Eddie House. Il resto, veterani come Juwan Howard e Jamaal Magloire, la garra di Arroyo e tre soprammobili Nba come Shavlik Randolph, Dexter Pittman e Kenny Hasbrouck, questi ultimi rookies.
Il quintetto che coach Spoelstra manderà in campo vedrà probabilmente Chalmers e Wade come guardie, Lebron James da ala piccola, Chris Bosh e Udonis Haslem come lunghi a dividersi i ruoli di centro e ala grande, a seconda anche degli avversari. La rotazione dovrebbe prevedere House e Arroyo a cambiare il play, Miller e Jones gli altri due ruoli di esterno, Juwan Howard e Ilgauskas o Anthony a dar man forte vicino a canestro. Chiaramente Miami ha deciso di puntare su giocatori esperti, soprattutto già svezzati in ottica playoffs. Haslem e Eddie House sanno come si vince un titolo essendo molto più che utili alla causa: per conferma chiedere a Nowitzki, messo in crisi nelle Finals 2006 dall’ex Gators, e ai Lakers, letteralmente pugnalati dalle triple di “Fast Eddie”. House che tra l’altro ritorna in serpa agli Heat, la squadra che lo ha scelto nel 2000 e che poi lo aveva allontanato a causa di incontri troppo ravvicinati del tipo che conoscete con la figlia del già citato Riley.
![riley riley](http://m2.paperblog.com/i/7/73764/miami-heat-ecco-il-supporting-cast-L-2.jpeg)
![heat_we-did heat_we-did](http://m2.paperblog.com/i/7/73764/miami-heat-ecco-il-supporting-cast-L-3.jpeg)
Dopo i calcoli dei salari, adesso bisognerà pensare al basket giocato. Questa è una squadra costruita per vincere subito: tutti vorranno sgambettare questo Dream Team che avrà grandissima pressione, a partire da coach Spoelstra. Le fondamenta per il titolo 2011 ci sono: la strada però è ancora lunga.