Anche Siemens Vai, attraverso la sua fondazione,ha sostenuto progetti culturali in Austria ma in veste di semplice promotore all’interno di un progetto culturale istituzionale, che a Cremona non c’è, non è mai esistito, e dove il “colpo di genio” di un privato illustre ha trovato l’incondizionato appoggio di un sindaco che è rimasto folgorato.
Perchè i violini? La risposta è abbastanza scontata visto che Consorzio, CCIAA, CNA, Fondazioni ed Associazioni si alimentano dei generosissimi fondi erogati in favore della liuteria e che grazie ai violini alcuni personaggi locali riescono a dominare la scena da anni.
Se ci si preoccupa dei cinesi, che con l’aiuto degli USA hanno investito 15 biliardi di dollari nella liuteria nazionale, si capisce che si sta andando nella direzione sbagliata e che le strategie delle Fondazioni sono arrivate al capolinea.
Troppi attori ruotano intorno alla liuteria per interessi diversi e basta leggere i nomi dei protagonisti per capire che la cultura non è al centro dei loro programmi, come non lo è l’interesse dei cittadini e nemmeno quello dei liutai.
La politica ha sostenuto il progetto del Museo del violino perchè la liuteria era scontata, la strada già spianata ed il tappetto rosso per le passerelle con stampa e flash all’entrata, gratis!
Anche la cultura è uno strumento di potere politico e l’onorevole Pizzetti lo sa benissimo, la collaborazione di Bonali con le diocesi è nota a tutti,ed anche il PD si adegua al progetto “calato dall’alto” che comprende la liuteria, i violini ed il Museo del violino. Basta entrare nel sito di ACUTO, l’agenzia di Bordolano con cui Bonali collabora, per renderesene conto. Cosa c’è di diverso? I “musei diffusi” sono un altro sottoprodotto di una politica culturale “dejà vu” che di innovativo non ha nulla se non lo scopo di creare ulteriore arretratezza nel nostro territorio, allontanando così i talenti per lasciare spazio alla preistoria.
Cremona ha provato con Monteverdi, Le grandi mostre di pittura, la liuteria e la musica fallendo ogni volta, senza trarre insegnamenti dagli errori del passato e mantenendo al timone della barca gli stessi ammiragli che ci hanno affondato!
Per ricominciare servono idee nuove che solo i giovani sono in grado di offrire, se competenti e preparati, perchè in grado di dialogare con un mercato globale sempre più attento alle novità e alle offerte turistico-culturali della rete.
Facciamoli lavorare!!! Io ho fiducia nelle loro capacità e voi?
Magazine Informazione regionale
Museo del violino, Siemens Vai in Austria promuove, non fa come Arvedi. Lasciamo lavorare i giovani non quelli che sbagliano da vent’anni (di Claudia Cremonesi)
Creato il 05 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignaniPossono interessarti anche questi articoli :
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