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NBA: attenti ai lupi

Creato il 11 gennaio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Con l’inizio di ogni stagione, un rito usuale degli amanti della palla a spicchi americana è lo stilare le classiche e spesso fuorvianti “griglie di partenza“, considerando i roster a disposizione delle squadre e i loro possibili obiettivi per l’annata.
In queste griglie vengono poi inserite anche quelle che potrebbero diventare le “squadre rivelazione dell’anno“, cioè quelle franchigie capaci di partire dal basso e risalire grazie a qualche rookie, o chi ha fatto il miglior mercato ed è capace di confermarsi ad alto livello. 

Quest’anno ad Est potrebbero ergersi a rivelazione i rinfrescati Indiana Pacers che dopo tanti problemi post rissa al Palace of Auburn Hills si sono ripresi costruendo una bella squadra giovane e pronta ad esplodere. Ad Ovest, invece, chi inizia ad attirare un certo interesse sono i Minnesota Timberwolves; una franchigia che se fosse di casa nella Eastern Conference avrebbe di sicuro maggiori chance di battagliare per i playoff.

Costruita attorno al prodotto di UCLA Kevin Love, un talento puro e ormai top player della Lega nel suo ruolo, capace di viaggiare a 20.2 punti e 15.2 rimbalzi la scorsa stagione e 23.6+14.7 quest’anno, Minni l’anno passato ha aggiunto Michael Beasley dai Miami Heat, ragazzo giovane di straordinario talento, purtroppo non ancora del tutto riconvertito in prestazioni da ovazione; in ala piccola/guardia invece dal draft è arrivato Wesley Johnson, ottimo tiratore ancora troppo discontinuo.
I risultati non sono stati buoni ma la crescita del gruppo è stato costante e questa estate ci sono state altre aggiunte importanti: Ricky Rubio in primis, che dopo l’”apprendistato” al Barcelona (non esaltante) sta facendo girare parecchie teste in queste sue prime apparizioni.

NBA: attenti ai lupi…
Come ali poi ci sono Antony Randolph, giocatore arrivato dai Knicks nella super trade che portò Melo ai Knicks, e la seconda scelta assoluta dell’ultimo draft, Derrick Williams! Coach Adelman lo sta utilizzando con il contagocce, avendo parecchi giocatori in quel ruolo, ma l’ex Arizona sta crescendo, mettendo in mostra le doti atletiche e tecniche che l’avevano messo al top dell’NCAA.
Se a questo aggiungete le mine vaganti Wayne Ellington, Antony Tolliver e per concludere l’esperienza di coach Rick Adelman (che non ha avuto molta fortuna a Houston), otterrete un roster giovane, di talento e che nonostante più bassi che alti (3-7 il record) ha già dato qualche dispiacere a Spurs e Mavericks.
In più molte sconfitte (contro Oklahoma City e Miami) sono arrivate sul filo del rasoio, ed è indubbiamente indice di una squadra che ha voglia di confrontarsi ad alti livelli a cui però manca un go-to-guy capace di abbinarsi perfettamente a Kevin Love.

Ripercorrere la marcia trionfale dei Thunder della scorsa stagione è praticamente impossibile, ma questi Wolves hanno sicuramente la possibilità di migliorare il record della passata stagione e battagliare magari per l’ottavo posto che vale i playoff.


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