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NBA Finals: Ginobili guida gli Spurs al 3-2

Creato il 17 giugno 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Never understimate the heart of a champion“. Parafrasando il grande Rudy Tomjanovic, attenzione a Manu Ginobili! L’argentino, dopo un inizio di serie piuttosto difficile, ha tirato fuori gli attributi, superando tutti i problemi fisici e l’età, cancellando le voci di un suo possibile ritiro, ma soprattutto trascinando gli Spurs sul 3-2. L’ex Reggio Calabria e Bologna ha chiuso con una strepitosa doppia-doppia da 24 punti e 10 assist, guidando i nero-argento nei momenti di massima difficoltà. Tutto il quintetto di Popovich però ha raggiunto la doppia cifra, compresi il nuovo recordman di triple in una serie di finale Danny Green (24 con 6/10 da tre) e l’uomo che non doveva neanche esserci Tony Parker (26). Fondamentali in entrambe le metà campo anche Tim Duncan (17 e 12 rimbalzi) e Kahwi Leonard (16, 8 rimbalzi e 3 recuperi), meno visibili ma decisivi nel 114-104 finale. Gli Heat hanno avuto 25 punti a testa da James (anche 6 rimbalzi, 8 assist e 4 recuperi) e Wade (10 assist), 16 da Bosh e 21 da un grandioso Ray Allen, ma non sono stati capaci di fermare il parziale tra terzo e quarto periodo che li ha fatti affondare fino al -20. Dal punto di vista tattico a sorpresa Popovich ha chiesto ai suoi di alzare il ritmo, rischiando anche di andare sul terreno di caccia di James e soci, ma 60% al tiro (42/70) dei Texani non ha lasciato scampo agli Heat, sepolti da 114 punti.

La cronaca:
Questa volta a cambiare il quintetto di partenza é coach Popovich: fin da subito si va con lo small ball, in campo c’é Manu Ginobili al posto di Splitter. Pronti via, si parte proprio con una bomba dell’argentino: che giocatore! A rispondere é Wade ma l’AT&T Center esplode quando Manu, con il secondo assist consecutivo, manda a schiacciare Duncan per il 7-4. Miami si scuote con le giocate di Wade e James, ma gli Spurs possono contare su Ginobili, molto più con la palla in mano con Tony Parker (mezzo claudicante) schierato da guardia. LeBron spara la tripla del pareggio, ma i nero-argento ritrovano i propri leaders a provano a scappare con i canestri di Duncan e Parker, illuminati da un grande Diaw. Il +10 arriva con Gary Neal, ma é una tripla di Leonard a fissare il punteggio dei primi 12 minuti sul clamoroso 32-19.

Si parte con una bomba di Battier, ma é un fuoco di paglia: Splitter e Leonard trovano il +14 in una versione degli Spurs ad altissimo ritmo. Quando Danny Green spara due bombe consecutive, per Miami piove sul bagnato. A tenere in piedi gli Heat é la pantera con il numero 3; quando James schiaccia il -11 la partita cambia in un attimo e Popovich é costretto al time out. L’interruzione non serve: un gioco da 4 punti di Allen ed una magata di James riducono il divario a 5 lunghezze. Per interrompere il parziale gli Spurs devono chiamare il 21: Duncan non tradisce, ma LeBron ha preso ritmo e domina in post basso ridicolizzando un impotente Green. Un fantastico Ginobili (11 e 6 assist a metà) tiene avanti San Antonio: la ciliegina la mette Parker che fissa il punteggio sul 61-52 sulla sirena.

Il secondo tempo inizia con un parziale di 8-0 tutto griffato James. A rimettere le cose a posto é ancora Danny Green, che raggiunge Ray Allen al primo posto per triple segnate in una serie di finale (23). Ginobili e Leonard muovono il tabellone, LeBron crea per se e per gli altri ma un paio di banali errori in contropiede garantiscono agli Spurs un cuscino di sicurezza di 4-5 punti. Un’altra azione da 4 punti di Miami porta gli Heat ad un solo punto di distacco, ma é ancora Green, ancora da dove vale di più, a ricacciare indietro gli uomini di Spoelstra. Ginobili si riaccende e spara 5 punti in fila per un +9 che un attimo prima sembrava solo un miraggio. Manu non ha finito e manda a segnare anche Splitter e poi chiude il quarto con un appoggio di mano destra per l’87-75.

L’Argentino ricomincia da dove aveva finito, Leonard aggiunge un’altro corner three e il +17 é servito. Miami non riesce più a segnare, neanche da 10 centimetri e neppure dalla lunetta. Il parziale a cavallo tra terzo e quarto periodo si allunga fino al 21-2 per il +20 a 9 minuti dal termine. Allen trova un’altra incredibile tripla col fallo, seguita da altri tre punti a cui va aggiunta una schiacciata di Bosh. Sul -13 c’è ancora una partita. A fermare il break é il solito Duncan, Wade risponde ma Manu infila un canestro su un solo piede che chiude definitivamente i conti. Gli Spurs, mai stati sotto in una serie di finale, si presenteranno a gara-6 a Miami avanti per 3-2!


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