Magazine Basket

NBA: il bilancio londinese del Fuma

Creato il 07 marzo 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

Britain Nets Raptors Basketball Mi sembra superfluo dire che la due giorni di basket Nba a Londra sia stata un’esperienza favolosa. La principale della mia vita per quello che riguarda la pallacanestro. Innanzitutto voglio dire che non sono riuscito prima a scrivere qualcosa dopo la seconda partita perchè i tre overtime hanno rovinato i piani di noi addetti ai lavori, costringendo me e molti dei colleghi a rinunciare a fare interviste o a scrivere nell’immediato dopo partita per raggiungere metropolitana e aeroporto.
A proposito di overtime, va detto che il pubblico della O2 Arena è rimasto incollato alla sedia fino alla sirena finale, assistendo ad uno spettacolo di sicuro valore. E anche le due squadre sono state partecipe prolungando di altri quindici minuti il loro soggiorno in terra britannica per la gioia di fans e non solo.

Anche la seconda gara, come tutte quelle di regular season, è proseguita a fiammate, ma i picchi sono stati importanti, come la tripla per pareggiare di Vujacic una prima volta, e un’entrata spettacolare di DeRozan con virata che ha anch’essa prolungato il discorso. Nel match sono venuti fuori dei begli scontri individuali, come quello fra Bargnani e Brook Lopez, entrambi con trentello e doppia doppia, quello fra il fucile Vujacic e l’uomo volante DeRozan, senza dimenticare Deron Williams e un Leandrinho Barbosa che nella seconda serata è stato decisamente più coinvolto.

O2 Arena
Coinvolto, e molto, anche il pubblico di Londra, grazie soprattutto agli entertainer e alle mascotte, in particolare quella dei Raptors, davvero bravissimi ad interagire con la folla e farla divertire. Poi la musica, i riempitivi per ogni pausa di gioco, insomma, uno spettacolo Nba nel senso più stretto e positivo del termine. Certo, come già detto prima, andare al triplo overtime non ha facilitato le cose: per quanto mi riguarda c’era la gioia per prolungare il vedere pallacanestro Nba ma dall’altra parte c’era anche lo sconforto per non poter completare il lavoro con interviste, pezzo e quant’altro, visto l’avvicinarsi del viaggio di ritorno.

Analizzando la giornata, tutto era iniziato con le interviste a Calderon e coach Jay Triano nei minuti precedenti all’inizio della sessioni di tiro della mattinata. Il giocatore spagnolo, così come l’allenatore canadese, sono stati di una cortesia e di una gentilezza incredibile. Poi qualche minuto di shooting session, prima di uscire come richiesto dal personale dei Raptors e tornare in sala stampa per inviare il materiale raccolto. Nel pomeriggio, altra gita per Londra, con Piccadilly Circus, Chelsea, compresa gita a Stamford Bridge, lo stadio dei Blues, e nel megastore, e per concludere Buckingham Palace. La stanchezza era molta ma l’idea di tornare alla O2 Arena faceva scordare sonno e mal di gambe per la lunga camminata.

Nasri, Clichy e Fabregas dell'Arsenal
Ritornati al palazzo con l’ennesimo viaggio in metropolitana (ah, chapeau per i mezzi di trasporto londinesi), ci siamo sistemati subito nelle nostre postazioni e ci siamo goduti il secondo e purtroppo ultimo match fra Raptors e Nets. Da sottolineare come il pubblico sia stato sempre partecipe, dimostrando una vicinanza e un apprezzamento per l’evento incredibili. Quasi 19 mila i credenti alla O2 Arena nel sabato sera Nba, compresi il portiere del Chelsea Cech e quasi tutto l’Arsenal al completo, da Cesc Fabregas ad Andrei Arshavin.

Il mio racconto si chiude qui, spero di avervi coinvolto nella mia trasferta londinese e avervi trasmesso almeno una piccola parte delle emozioni incredibili che ho vissuto io. Auguro a tutti quelli malati di pallacanestro come me di poter vivere l’atmosfera di una partita Nba dal vivo, che siate giornalisti o semplici tifosi.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :