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Nba preview: Southwest Division

Creato il 24 ottobre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Spurs Media Day Basketball La Southwest division si annuncia come la più competitiva ad Ovest, con potenzialmente tutte le squadre ai playoffs. Le tre texane sembrano superiori, con San Antonio, Dallas e Houston nell’ordine, anche se la variabile infortuni, soprattutto per Spurs e Yao Ming, potrebbe sconbussolare tutto. New Orleans e Memphis partono in seconda fila ma hanno talento ed esperienza ormai tale da poter conquistare 40-45 vittorie. Il problema è che con la concorrenza che c’è ad ovest potrebbero non bastare.

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1 - SAN ANTONIO SPURS

STARTING FIVE: PG T. Parker, G M. Ginobili, AP R. Jefferson, AG T. Duncan, C A. McDyess. All. G. Popovich.

Cosa va - Hanno esperienza, giocano un sistema collaudato e il nucleo composto da Parker, Duncan, Ginobili, Popovich, RC Buford è una garanzia. Potrebbe essere l’ultima chance di titolo perchè Duncan è vicino al ritiro e Parker potrebbe cedere alle lusinghe di New York: quindi, squadra in missione per l’ultimo anello insieme. Inoltre il roster sembra abbastanza profondo, con Jefferson che ha un anno di esperienza nel sistema, i giovani come Blair e Hill sono in grande crescita, più ci sono scommesse come Splitter e Gary Neal che daranno sicuramente un bel contributo.

Cosa non va - Sono logori. Ginobili e Duncan sono sempre a rischio infortuni, e Parker è sempre più concentrato sul futuro lontano dal Texas. Proveranno a giocarsi l’ultima chance di titolo ma Duncan è in fase molto calante e non sembra esserci in squadra un sostituto all’altezza. Inoltre, Hill e Blair sapranno confermare la grande scorsa stagione? Jefferson saprà finalmente rendersi utile?

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2 - DALLAS MAVERICKS

STARTING FIVE: PG J. Kidd, G J. Barea, AP C. Butler, AG D. Nowitzki, C B. Haywood. All. R. Carlisle.

Cosa va - Nowitzki è rimasto con la voglia di centrare finalmente il titolo. In estate si è riposato per la prima volta ed è carico per una grande stagione. La squadra è profondissima, ha tantissimo talento sia tecnico che atletico. Si permette due lunghi come Chandler e Haywood, ha giocatori in rampa di lancio come Beaubois e Barea, e garanzie come Butler e Marion. Tutto gira attorno a Kidd e al gioco a due, immarcabile, fra Terry e Nowitzki. Occhio al rookie Dominique Jones: una bomba ad orologeria….

Cosa non va - Sono i soliti Mavs: dipende sempre tutto dal tedesco…. Ovvio che i Mavs saranno un osso duro fino alla fine, ma per la finale bisogna battere i Lakers e i ragazzi di Carlisle non sembrano all’altezza, più che altro perchè trovano sempre un modo per autodistruggersi. Squadra super in regular season ma che nei playoffs non ha mai convinto.

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3 - HOUSTON ROCKETS

STARTING FIVE: PG A. Brooks, G K. Martin, AP S. Battier, AG L. Scola, C Y. Ming. All. R. Adelman.

Cosa va - La salute di Yao Ming fa ben sperare e si sa che se il cinese c’è, i Rockets sono una squadra da prime quattro anche ad ovest. La squadra è completa, ha un coach esperto come Adelman e giocatori in grandissima ascesa. Su tutti il play Aaron Brooks, che sta diventando un leader vero e uno che non ha problemi a prendersi gli ultimi tiri. Poi ci sono garanzie di punti e difesa come Martin, Battier e Scola. Soprattutto l’ex Kings si annuncia come terzo violino fondamentale. Poi tanti giovani con voglia di emergere come Budinger, Patterson e Courtney Lee.

Cosa non va - Dicevamo di Yao Ming. Senza il cinese la squadra è un’altra cosa, anche se i playoffs sarebbero comunque alla portata. Adelman dovrà riuscire ad inserire il talento di Martin, un cannoniere puro abituato dai tempi dei Kings ad avere tanti tiri e tutti i giochi chiamati per lui. Dovrà riuscire a trasformarsi in un tiratore su scarico. Inoltre il reparto lunghi difetta di atletismo, dove oltre a Yao ci sono Brad Miller, Hayes e Scola. Ci sarebbe Jordan Hill

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4 - NEW ORLEANS HORNETS

STARTING FIVE: PG C. Paul, G M. Thornton, AP T. Ariza, AG D. West, C E. Okafor. All. M. Williams.

Cosa va - Gli Hornets ripartono dal duo West-Paul e da una rinfrescata al roster, dove però mancherà Collison. CP3 è dunque senza back up ma il nuovo coach, Monty Williams, può contare su giocatori che con la palla in mano sanno creare nei pochi minuti in cui Paul riposa, come Willie Green, Marcus Thornton e il nostro Belinelli. Marco ha fatto una grande preseason, anche da portatore di palla. Con l’innesto di Ariza gli Hornets aggiungono atletismo, Stojakovic farà il sesto uomo di lusso. Occhio a Quincy Pondexter, giocatore pronto a raccolgiere l’eredità di James Posey. Playoffs alla portata.

Cosa non va - Diverse le incognite. Monty Williams è alla prima prova da head coach; manca una vera guardia affidabile, visto che Belinelli, Thornton e Willie Green non hanno mai dimostrato continuità di prestazioni, seppur per Thornton vale il discorso che inizierà il suo secondo ano da pro. E poi il reparto lunghi è abbastanza scarno: dietro i titolari West e Okafor, ci sono due bianchi tecnici ma molto soft come Gray e Jason Smith, e l’ultimo arrivato Mbenga, l’ex Lakers. Un po’ pochino… Serve aggiungere forza e atletismo, altrimenti è dura in Louisiana.

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5 - MEMPHIS GRIZZLIES

STARTING FIVE: PG M. Conley, G O. Mayo, AP R. Gay, AG Z. Randolph, C M. Gasol. All. L. Hollins.

Cosa va - Lo scorso anno non sono andati ai playoffs ma hanno sorpreso tutti. Quest’anno l’obiettivo è la post season. Hanno riconfermato Rudy Gay, e il nucleo con Mayo, Randolph e Gasol. L’incognita è Mike Conley, atteso finalmente al salto di qualità. Il reparto esterni è profondissimo, vario e con tantissimo atletismo, con Sam Young, Tony Allen, Carroll e i rookies Vasquez ed Henry. Potrebbe essere fondamentale il ritorno di Darrel Arthur, lungo con buon atletismo e mani favolose. Lotterà per i playoffs e con un po’ di fortuna potrebbe spuntarli.

Cosa non va - La concorrenza sembra proibitiva per puntare alla post season, nonostante il talento. Tutto passa dalle mani di Zibo Randolph, il vero leader, visto che Mayo e Gay non sembrano averne i crismi. Squadra con grandi atleti ma ci sono troppe incognite nel ruolo di play: Conley non ha mai convinto, Law ha fatto finora solo panchina e il rookie Vasquez, potenzialmente il più forte, non è un regista puro. E poi è necessario che uno tra Thabeet e Haddadi emerga come cambio per Gasol perchè i due hanno il potenziale per far sentire i loro centimetri e permettere a Memphis un gioco più aggressivo.


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