Tanti sono d’accordo sulla sua bontà (e bellezza?) ma la campagna del PD è riuscita ad essere virale?
L’89 ha guardato su Facebook e sulla pagina di Mobilitanti:
Mi dico sì: probabile che su Facebook la cosa abbia fatto il botto. Davvero, fiducioso, vado.
Caricata immagine. Post-it d’ordinanza. “Nessuno tocchi i blog – Il mio avatar per la libertà della rete“. Commenti: numero 26, molti delle stesse persone, molti off-topic. Molti off-topic, ovviamente, critici. Con Veltroni, con l’immobilità del partito, con la linea contro il ddl. Condivisione ignota (non l’ho visto a nessuno, pare). I “mi piace”, generalmente più facili da dispensare, senza l’assillo della frase arguta o semplicemente di senso compiuto da digitare, una cinquantina (screenshot). Per una fanpage (si chiamano ancora così?), quella del Partito Democratico, da quasi26000 sostenitori.Ma non m’arrendo: “nessuno tocchi i blog” diventa una chiave di ricerca sul motore di Facebook. Qualcuno, qualcuno dei miei 450 e passa amici ne avrà parlato, anche solo per una pernacchia. Sì, con questo risultato. Ne ha parlato il Pd. E basta.
Beh. Sono rimasto bello sorpreso anch’io. Insomma, sembrava una buona campagna.
Un po’ scoraggiato, ho cercato su Blogbabel e su Liquida, per avere il polso della Blogosfera. Fortunatamente qui i risultati (diverse pagine) sono stati decisamente migliori. Molti blogger hanno aderito all’iniziativa, rilanciandola. La Blogosfera ha risposto positivamente. Forse non ha funzionato la contaminazione su Facebook.
E allora sù, sharing is beautiful. E un link – questo link – su Facebook, non costa nulla.