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Obama a caccia dei voti cattolici e di quelli delle donne

Creato il 11 febbraio 2012 da Pfg1971

Obama a caccia dei voti cattolici e di quelli delle donne

Obama a caccia dei voti cattolici e di quelli delle donne

 

Di fronte alle durissime critiche ricevute delle gerarchie cattoliche americane, Barack Obama ha fatto marcia indietro. Ma cosa era successo?

 

La prossima estate avrebbe dovuto entrare in vigore un ulteriore  step della storica riforma sanitaria che Obama è riuscito a far approvare due anni fa dal Congresso e questo rischiava di creare un corto circuito tra religione cattolica e contraccezione.

 

L’Affordable Care Act, la legge che ha introdotto una vera e propria riforma copernicana nel sistema sanitario americano, si compone di diverse parti, ognuna delle quali entrerà in vigore secondo un ben preciso calendario, al fine di permettere il graduale adattamento del sistema sanitario statunitense alle varie novità apportate.

 

Una di queste, prevedeva che tutti i datori di lavoro avrebbero dovuto fornire ai loro dipendenti un adeguato piano di assistenza sanitaria gratuita e che, tra le prestazioni fornite, avrebbero dovuto essere previsti anche strumenti per il controllo delle nascite.

 

Naturalmente le chiese cattoliche avrebbero dovuto essere esentate da tale obbligo, visto che sin dall’enciclica di Paolo VI, l’Humanae Vitae, del 1968, i contraccettivi non sono ammessi dalla Chiesa di Roma.

 

Tuttavia, molti esponenti della gerarchia cattolica avevano subito fatto notare che la norma avrebbe costretto anche istituzioni collegate con le chiese, come scuole, ospedali e università a fornire gratuitamente ai loro dipendenti, strumenti sanitari che avrebbero contraddetto il loro credo religioso.

 

Le polemiche contro l’amministrazione erano subito cresciute a dismisura. I candidati repubblicani Mitt Romney e Rick Santorum, reduce dalle tre vittorie in Missouri, Colorado e Minnesota, avevano preso la palla al balzo e avevano tacciato Obama di atteggiamento antireligioso.

 

Una critica singolare visto che proviene da due candidati che non hanno nei cattolici la loro principale base elettorale: infatti Romney è di religione mormone e Santorum, sebbene sia cattolico, ha ricevuto un importante sostegno da parte degli evangelici fondamentalisti.

 

Ma accanto alle prese di posizione dei candidati repubblicani, vi erano state anche quelle, innumerevoli, di cattolici influenti da l’arcivescovo di New York, Timothy Dolan, che aveva parlato di un provvedimento che violentava la coscienza dei cattolici in un paese in cui il libero esercizio della religione trova fondamento nel primo emendamento, a Michael Sean Winters del National Catholic Reporters che sul Daily Beast aveva scritto che con quella legge, Obama aveva appena perso il suo voto alle elezioni di novembre.

 


Se altri cattolici avessero deciso di seguire la stessa strada di Winters la possibilità di rielezione del primo presidente afroamericano rischiava di essere in pericolo.

 

Infatti, se i cattolici non sono soliti votare in blocco per questo o quell’altro candidato, i loro voti rientrano a pieno titolo in quel serbatoio di consensi che in “swing states”, stati incerti, come Michigan, Ohio e Pennsylvania possono contribuire a decidere una elezione presidenziale.

 

Ma se i voti cattolici sono importanti, per Obama lo sono anche quelli dei gruppi femministi, quelli che fanno della libertà di scelta e dell’uso degli anticoncezionali una bandiera della autodeterminazione della donna.

 

Per questi che di solito votano democratico, la prescrizione normativa sulla gratuità dei contraccettivi è un importante passo avanti per la tutela dei diritti delle donne.

 

Per salvare capra e cavoli e per conservare sia i voti cattolici, sia i voti femministi, Obama ha deciso di apportare un significativo mutamento alla norma. Nella nuova formulazione, presentata in una conferenza stampa insieme al ministro della Sanità Kathleen Sebelius, le imprese gestite da religiosi, come ad esempio ospedali e università, tenute a un'assicurazione sulla salute dei loro dipendenti, non saranno più obbligate a garantire anche un rimborso per la contraccezione. Chi vorrà potrà opporsi, mantenendo l'anonimato. In compenso saranno le stesse compagnie di assicurazione a fornire gratuitamente ai clienti i rimborsi relativi alla contraccezione.

 


Un compromesso che l’arcivescovo Dolan ha definito un passo importante nella giusta direzione e che permette a Barack Obama di tutelare sia le donne e la loro libertà di scelta, sia la libertà religiosa.
    
  


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