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Oklahoma City Thunder, cosa cambia dopo la trade deadline

Creato il 27 febbraio 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

La tumultuosa quanto ricca di sorprese trade deadline è ormai acqua passata e dopo aver mescolato le carte, molte squadre come gli Oklahoma City Thunder sono pronte ad affrontare la parte più delicata della stagione con un aggiornamento 2.0 del proprio roster. A differenza delle franchigie impegnate a fare tanking estremo (cedendo i pezzi pregiati del proprio roster invocando la solita scusa della “maggiore flessibilità salariale“) le mosse attuate dal GM dei Thunder, Sam Presti hanno lo scopo di riabilitare OKC agli occhi di tutti come una valida alternativa per la vittoria finale alle tanto chiacchierate Golden State Warriors, Los Angeles Clippers e comnpagnia bella.

Difatti nonostante l’inizio di stagione balbettante, la franchigia di Loud City è attualmente a 2.5 gare di ritardo dai San Antonio Spurs e con 1.5 gare di vantaggio sui New Orleans Pelicans e sui Phoenix Suns, contro cui hanno perso all’overtime nello scontro diretto.

La maxi trade a tre squadre imbastita da Presti ha quindi avuto come obiettivo principale quello di rafforzare la squadra cercando di drenare verso altre mani punti e responsabilità anziché lasciarle ad appannaggio del duo Westbrook-Durant, oltre a quello di risolvere alcune beghe interne nello spogliatoio. L’ intera operazione ha visto coinvolti (oltre a OKC):

  • Detroit Pistons (i quali hanno ottenuto Reggie Jackson),
  • Utah Jazz (che hanno ottenuto sostanzialmente il contratto di Perkins, risolto poi mediante buyout).

Kanter vs Perkins

Con l’arrivo di Kanter la squadra di Scott Brooks si garantisce un boost di punti e rimbalzi di estrema importanza in ottica playoffs.
Inoltre è dai tempi di Seattle che i Thunder non hanno in roster un centro da doppia-doppia di media. Il potenziale inespresso da Enes nel triennio a Utah e la possibilità di rifirmarlo a cifre non impossibili la prossima estate hanno convinto Presti a privarsi di un “uomo spogliatoio” come Perkins, uno dei pochi a poter trattare con Russ e KD, le cui differenze statistiche con Kanter sono però piuttosto evidenti:

Kendrick Perkins e Enes Kanter a confronto

Benché sia arrivato ai Thunder da pochissimo tempo, il turco ha già raccolto feedback favorevoli da parte del proprio allenatore, il che premia l’operazione di mercato effettuata:

Sono molto colpito. E’ positivo vederlo effettuare veloci pick n’roll. Enes aggiunge IQ al nostro gioco, è molto dotato nel tiro ed è un buon rimbalzista.

Reggie Jackson vs DJ Augustin & Kyle Singler

La cessione di Jackson arriva come atto finale di un rapporto, quello tra Reggie e gli interi Thunder (dirigenza, allenatore e compagni) deterioratosi giorno dopo giorno. I motivi della disputa tra il brillante playmaker nato a Pordenone e OKC sono essenzialmente due:

  1. La volontà del ragazzo di affermarsi come playmaker titolare si è scontrato contro lo status di titolare inamovibile di Russell Westbrook.
  2. L’impossibilità di ottenere dai Thunder un maxi-rinnovo la prossima estate (riproponendo una storia già vissuta da OKC e che vide protagonista James Harden, emigrato a Houston per diventare la pietra angolare dei Rockets).

Per ottemperare alla partenza di un comunque positivo (a livello di statistiche) Jackson, la dirigenza Thunder ha ottenuto da Detroit
D.J. Augustin (playmaker-backup di Westbrook) e di Kyle Singler che sempre dalla panchina proverà a dare minuti di riposo a Kevin Durant, oltre che difesa e tiro da tre, un po’ come faceva Sefolosha.

Anche se due o tre partite sono poche per avere un’idea di chi tra Detroit e OKC ci abbia guadagnato, le statistiche dei tre su citati aiutano ad abbozzare un qualche ragionamento:

Le statistiche dei protagonisti della trade Detroit-OKC

In particolare la domanda è se l’arrivo di due giocatori “di contorno” come Augustin e Singler possano sostituire l’apporto di punti/energia che Reggie Jackson riusciva a garantire. Va comunque aggiunto che la dirigenza di OKC si era già cautelata da un possibile addio di Jackson ottenendo il mese scorso Dion Waiters dai Cleveland Cavaliers (in cambio di una prima scelta al prossimo draft).

Il piano di OKC è quindi orientato al rafforzare la squadra al fine di far aumentare le proprie quotazioni in ambito di vittoria ai playoffs. L’aver perso due pedine come Perkins e Jackson (i quali hanno già esperienze di post season in maglia Thunder) è stato davvero un affare? Dalle condizioni fisiche di Westbrook e Durant, oltre che dal livello di chimica di squadra che si potrà formare dipenderà il futuro a breve termine di questi Thunder.

 

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