Magazine Salute e Benessere
Non c'è certo da meravigliarsi se i palestinesi sopravvissuti ai 50 giorni di bombardamenti ed occupazione nella striscia di Gaza accusino più o meno tutti disturbi evidentemente legati ai gravi traumi sperimentati: uno dei Centri di salute mentale che si è salvato è diretto da Hasan Zeyada, uno psicologo che nel corso delle ostilità ha perso lui stesso la madre, tre dei suoi fratelli ed una cognata, ma nondimeno si occupa delle persone che hanno bisogno di assistenza e supporto psichico nel territorio.
Tutti i bambini rimasti orfani presentano sintomatologie regressive ed in alcuni casi molto preoccupanti che vanno dall'enuresi notturna alla iperattività, alla balbuzie fino ai segni di disturbi depressivi infantili, quali stanchezza, cefalea, demotivazione, insonnia, incubi e disturbi della attenzione.
Il Centro di salute mentale ha difficoltà a gestire la situazione per l'enorme numero di richieste: seconda la valutazione OMS sono 360.000 le persone sopravvissute a Gaza che hanno bisogno di assistenza psichiatrica e/o supporto psicologico, si tratta del 20% della popolazione della striscia.
Stando alla letteratura scientifica sull'argomento, nelle zone di guerra mediamente il 17% della popolazione è destinata poi a soffrire di depressione ed il 15% di disturbo da stress post traumatico.
Già in epoca anteriore all'ultimo conflitto il sistema sanitario di Gaza ed in particolare l'area psichiatrica risultava insufficiente a gestire le crescenti difficoltà ed i disagi psichici all'interno del paese, oggi queste strutture sono ormai al collasso: le persone che hanno subito i bombardamenti, chiusi e senza vie di fuga dal loro pezzetto di terra, circondati da cadaveri e con l'angoscia che presto loro stessi avrebbero potuto morire, presentano disturbi simili a quelli descritti come shellshock della prima guerra mondiale. Persone fuori controllo, come istupidite che non riescono a svolgere elementari funzioni del quotidiano, alcuni hanno perso la memoria e non ricordano nulla di se stessi.
La situazione configura una emergenza che richiede interventi di supporto ed ampliamento dei servizi di salute mentale nel territorio: attualmente sono operativi 53 centri di assistenza sanitaria a Gaza, di cui solo la metà risultano forniti anche di un servizio di salute mentale. Attualmente l'obiettivo OMS è di supportare il locale Ministero della salute in modo da dotare tutti i sevizi sanitari di un settore psichiatrico.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Magnesio, non solo per sportivi
E' uno sei sali minerali fondamentali per l'organismo ed anche tra i più utilizzati negli integratori, specialmente in quelli presi dagli sportivi. Leggere il seguito
Da Fabio
SALUTE E BENESSERE -
Le erbe mediche
Dalla medicina naturale ecco alcune erbe adatte alle cure di varie patologie di origine comune come: lo stress, la cellulite, il gonfiore delle gambe, per... Leggere il seguito
Da Cristina Aloisi
PER LEI, RIMEDI NATURALI, SALUTE E BENESSERE -
Qualche suggerimento sulle migliori creme viso
Generalmente ci facciamo trasportare dai consigli delle amiche, dagli spot televisivi o da foto patinate sui giornali, ma la scelta della crema giusta per la... Leggere il seguito
Da Benesserestaff
BELLEZZA, PER LEI, SALUTE E BENESSERE -
Il Ginseng
Il termine “Ginseng” proviene dalla parola cinese “rensheng” che significa “uomo” infatti la sua radice ha la figura di un corpo umano schematico. Leggere il seguito
Da Cristina Aloisi
PER LEI, RIMEDI NATURALI, SALUTE E BENESSERE -
Gorse, il fiore di Bach per chi deve ritrovare la luce
Anche se la denominazione come fiore di Bach è Gorse, un nome che sinceramente non ispira attrattiva alcuna, l'Ulex Europaeus o Ginestrone, è un arbusto perenn... Leggere il seguito
Da Lifarnur
DA CLASSIFICARE -
NaDi (Nativi Digitali)
Nativi digitaliI veri nativi digitali sarebbero i nati degli anni ’80, ragazzi e ragazze accuditi dalla vorace fame di PacMan o dai saltelli colorati... Leggere il seguito
Da Cobain86
DA CLASSIFICARE