Folletto
E dopo la vecchiaia di Contrada, il parkinson di Riina e la grave senilità di Provenzano, arriva, dopo le indagini di Salvo Madonia per la strage di Capaci, una "nota stonata" .
La sesta sezione della Corte d'appello di Palermo ha confermato la condanna a 6 anni di reclusione per Girolamo Guddo, imputato di concorso in associazione mafiosa.
Si tratta del proprietario della villa del quartiere di Altarello in cui fu pianificata, all'inizio del 1992, la strategia di violenza mafiosa aperta dall'omicidio di Salvo Lima e chiusa dall' eliminazione dell'esattore Ignazio Salvo, passando per le stragi di Capaci e via D'Amelio.
E a casa di Girolamo Guddo, 76 anni, secondo l'accusa, i boss brindarono alla riuscita dell'eccidio costato la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e a tre agenti di scorta. Era il 23 maggio 1992 e proprio Guddo, secondo il pentito Salvatore Cancemi andò a comprare lo champagne.