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Palermo: manovra anticrisi per procacciarsi nuovi acquirenti. Sgominata banda spacciatori ispirata a Romanzo Criminale

Creato il 05 dicembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Folletto
 Palermo: manovra anticrisi per procacciarsi nuovi acquirenti. Sgominata banda spacciatori ispirata a Romanzo CriminaleIl Padrino? No, la banda della nuova malavita della capitale siciliana si ispirava alla fiction Romanzo Criminale
Lo hanno scoperto i Carabinieri di Palermo che, all’alba di oggi, hanno messo a segno 14 arresti all’interno dell’operazione «Big Party» coordinata dal Procuratore aggiunto Maria Teresa Principato e dai pm Marcello Viola e Gianluca De Leo. In carcere è finita anche una donna di 32 anni. 
 Il «Libano», il «Dandi» o il «Freddo» di Romanzo criminale la serie, i componenti della banda criminale a Palermo, per evitare un riconoscimento diretto, evitavano di chiamarsi per nome e al telefono o sui social network si identificavano come «Baby Ciccio», «Totò u miricano» e «Ranetta». 
Dalle intercettazioni, anche se cambiavano spesso utenze telefoniche intestate a terze persone, emerge il consueto linguaggio «operativo» per nascondere la richiesta e lo scambio di stupefacente. Così, il codice valeva anche per le dosi erano chiamate «orologi», «pantaloni», «sfincionello piccolo» per l'hashish e «sfincionello grosso» per la cocaina. 
Durante le loro conversazioni telefoniche il nemico (carabinieri, gdf o polizia) era invece identificato con «lupi che muzzicano», cioè che «lupi che mordono». «Un'attività investigativa paziente e costante ha permesso dunque di ricostruire il puzzle delle relazioni, delineando infine un unico sodalizio criminoso che, con connotazioni di spinta professionalità delinquenziale, aveva monopolizzato le piazze di spaccio di Bagheria», spiegano i Carabinieri. 
In particolare, l'associazione si articolava in due distinti sottogruppi, dediti allo spaccio al dettaglio rispettivamente di hashish e di cocaina. 
Non solo. 
Sono 
Gli appartenenti alla banda(tutti nullafacenti e  disoccupati) avevano approvato una vera e propria manovra criminale anticrisi: i prezzi bassi, per andare incontro alle esigenze del cliente (80 euro un grammo di cocaina, 10 euro una stecca di hashish), mantenevano attivi i profitti. 
Per procacciarsi nuovi clienti organizzavano dei “cocaina party” in alcune ville e case di campagna del palermitano dove, investivano regalando una dose di cocaina per avvicinare nuovi acquirenti al mondo della droga. Molti i giovanissimi acquirenti adescati con il metodo delle dosi regalate. 
Gli inviti alle feste serali o pomeridiane arrivavano nei pressi delle scuole o direttamente a casa attraverso le piazze virtuali più frequentate come Facebook o altri social network. 
Uno degli spacciatori arrestati, per un addio al celibato aveva messo a disposizione degli ospiti cento grammi di cocaina. I militari hanno complessivamente sequestrato 350 grammi di cocaina e di 3,5 kg di hashish, segnalato 400 consumatori alla prefettura e colto 11 persone in flagranza di reato. 

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