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Patrick Mills: un’olimpiade da incorniciare!

Creato il 11 agosto 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Il play classe ’88, nato a Camberra dopo un peregrinare in giro per il mondo pare abbia avuto alle Olimpiadi di Londra la sua definitiva consacrazione. Se il suo inizio di carriera non era stato molto esaltante, negli ultimi mesi Patty sta dimostrando progressi davvero importanti tanto da far ricadere tante attenzioni su di lui. Mills dopo un’onesta carriera al college con St.Mary, viene scelto dai Portland Trail Blazers al draft del 2009 con la chiamata numero 55, rimanendoci per due stagioni in cui registra cifre in crescita passando dai 2.6 punti a gara nella stagione 2009-10, ai 5.5 nella stagione successiva, con in mezzo anche un’esperienza in Nbdl.

La sua ultima stagione Nba, quella della sua esplosione ha avuto un inizio particolare, condizionato dal lockout Nba decide prima di tornare a giocare nella sua terra, accasandosi con gli australiani dei Melbourne Tigers, per poi decidere di raggiungere alcuni suoi colleghi Nba in Cina scegliendo di giocare per i Xinjiang Flying Tigers rimanendoci fino a marzo quando decide di rientrare negli States per giocare con gli Spurs.
A San Antonio viene catapultato subito in campo per via dell’infortunio di Tony Parker, l’australiano non tradisce per nulla la fiducia di coach Gregg Popovich, tanto da realizzare dopo sole tre partite un ventello contro Cleveland, e una super prestazione contro i Warriors da 34 punti e 12 assist, chiudendo la stagione regolare con 10.3 punti di media in 16 minuti di gioco. Il premio da parte degli Spurs arriva nel mese di luglio quando rifirmano il giocatore con un biennale.

Mills a questo punto si aggrega alla sua nazionale per disputare le Olimpiadi, in cui l’Australia non partiva di certo con i favori del pronostico vista anche l’assenza per infortunio di Andrew Bogut. Ma il play ha stupito tutti con prestazioni davvero esaltanti dimostrando anche ampie doti di leadership. La Nazionale Australiana ha superato la fase a gironi vincendo 3 partite su 5 venendo eliminata solamente nei quarti contro il Team USA.

A Londra ha viaggiato a 21.5 punti a gara, con in mezzo una super prestazione contro la Gran Bretagna, in cui la combo-guard degli Spurs ne ha messi 39 a referto (sesta miglior prestazione di sempre alle Olimpiadi), trascinando i suoi verso un’importante vittoria dopo un’iniziale -15. Un’altra prestazione da incorniciare Mills l’ha offerta contro la quotatissima Russia, realizzando la tripla della vittoria allo scadere.
Dunque per Mills questa Olimpiade potrebbe essere il trampolino di lancio per una grande carriera, visti anche i soli 23 anni di età, una cosa già accaduta ad un suo compagno di squadra agli Spurs un paio di Olimpiadi fa, precisamente ad Atene. Quel giovane era Manu Ginobili che nel 2004 ebbe la sua definitiva esplosione che culminò con la medaglia d’oro e con 8 successive super stagioni Nba.


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