Quindicimila permessi auto, un numero abnorme. Di questo passo tutti i cremonesi avranno non uno, ma due permessi auto, uno come sano deambulatore e uno, non si sa mai, come tetraplegico, mentre gli unici permessi necessari sono quelli per disabili. A partire da chi guida le auto più costose. Come si è arrivati a questa epidemia, che impedisce al cittadino di compiere 500 metri a piedi per parcheggiare a tutti i costi davanti alla meta, se non all’interno? A quando ci saranno salotti con parcheggio integrato? E quando vedremo studi professionali con parcheggio interno? L’auto ormai è un organo del corpo umano, non si può più staccare dall’automobilista. Le abitudini si consolidano, si evolvono in regole accettate da tutti, poi si evolvono in nuovi stili di vita legittimati da norme e leggi, e piovono i pass. Ma la colpa di chi è?
Non degli automobilisti, ma di Corada. Ovvio e stavolta anche spaventosamente vero. Ma è sempre colpa dell’amministrazione precedente, non si scappa mai. Il pass politico principale è questo, per ogni problema. Zanolli poi gioca in casa: un collaboratore che si chiama Gian Carlo Corada, che si direbbe l’ex sindaco, ma pirandellianamente è un’altra persona. Scrive articoli per la pagina della cultura come insegnante di storia e storia della filosofia. Ma a questo punto Gian Carlo Corada potrebbe anche commentare i Vangeli, in specie la Passione, visto che è sempre in croce. E non può obiettare perché il direttore ha sempre ragione.
Prima era colpa dei “politici”, in un precedente articolo dello stesso cartaceo. Adesso hanno capito che la soluzione migliore è la più semplice, e poi il capro espiatorio è lì, sottomano. Facile, semplice, economico. L’antipolitica diventa allegro anticoradismo, una nuova filosofia.
Un’isola pedonale, come ovvio in una città che ha cura di se stessa? Scatenerebbe la più terribile delle rivoluzioni: nessuno comprerebbe più il giornale.
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