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Polline

Da Molossina @MonicaAndreott1

Polline

 

  • Ha l’aspetto inconfondibile di una polvere giallastra, appiccicosa presente sui fiori.
  • Si distinguono due tipi di pollini: anemofili ed entomofili. Il polline anemofilo (il cui significato è “amico del vento”) è solitamente più piccolo e leggero ed il suo vettore principale è il vento. Appartengono a questo gruppo tutte le piante che emettono una grande quantità di polline, non molto ricco di principi vitali che solo il vento può disperdere e trasportare un pò dappertutto.
  • Il polline entomofilo (cioè “amico degli insetti “), è invece trasportato dagli insetti. Le api, in particolare sono responsabili della fecondazione delle piante entomofile nella misura di 75-80%.

PROPRIETA’

  • Il polline contiene circa il 30% di proteine ed elevate quantità di aminoacidi liberi. E’ stato calcolato che due cucchiaini di polline sono sufficienti a coprire il fabbisogno proteico di un adulto. Tra gli aminoacidi contenuti possiamo ricordare: l’arginina, indispensabile per la crescita; l’istidina, necessaria alla fissazione dell’ossigeno inalato mediante la  respirazione; l’isoleucina, che interviene nell’assimilazione delle proteine; la leucina, necessaria per il buon funzionamento del pancreas e della milza; la lisina, che favorisce il rinnovo dei globuli rossi e la fissazione del calcio; la metionina, indispensabile per la crescita e l’integrità dell’organismo.
  • Ovviamente il polline contiene anche altre sostanze: acqua, innanzitutto, poi glucidi in una percentuale variabile tra il 35 e il 40% costituiti prevalentemente dagli zuccheri semplici glucosio e fruttosio, oltre che da lattosio.
  • Sono presenti anche acidi grassi prevalentemente insaturi in una percentuale media di circa il 5% con proprietà ipocolesterolemizzanti. Contiene inoltre quasi tutte le vitamine necessarie al nostro organismo (in particolare del gruppo B  e vitamine A, PP,C, H, E), sali minerali, oligoelementi, (sodio, rame, magnesio, potassio, calcio, fosforo, silicio, zolfo, manganese, fluoro ecc…) e diverse altre componenti (enzimi, sostanze antibiotiche, una sostanza stimolante per la crescita e la cosidetta rutina, in grado di aumentare la resistenza capillare.

IMPIEGO

  • Il polline è un formidabile ricostituente, utile per tutti, sani ed ammalati.
  • E’ certo però che le sue indicazioni sono più specifiche in alcune patologie: nelle epatiti acute e croniche, nell’arteriosclerosi e nell’ipercolesterolemia , negli stati di esaurimento psichico e di nervosismo, in caso di inappetenza e nel dimagrimento eccessivo, nelle anemie, nei disturbi intestinali, come coliti, diarree, stitichezze. Alcuni lo consigliano anche nelle infiammazioni prostatiche. Migliora la risposta difensiva dell’organismo in qualsiasi infezione batterica o virale.
  • Il polline in commercio, ( è bene assicurarsi che non sia stato raccolto da più di un anno e sia stato tenuto a riparo da calore, luce ed umidità) si presenta macinato in polvere, oppure sotto forma di palline di 1-2mm. di diametro di vario colore (giallo, marrone, arancione): le api lo raccolgono e lo riducono in questa forma inserendolo nelle apposite tasche delle zampette posteriori.
  • A volte il suo sapore può non risultare molto appetibile, per cui si consiglia di consumarlo sul pane con un poco di miele, o di mescolarlo semplicemente al miele.
  • C’è chi consiglia di diluirlo semplicemente allo yogurt o al latte per facilitarne l’assunzione, oppure di versarlo in un pò di acqua.
  • La dose consigliata per un adulto è 1 cucchiaio di granuli al giorno, da assumere ben masticati oppure sciolti in qualche tisana tiepida, in ogni caso lontano dai pasti. Per i bambini è sufficiente un cucchiaino al giorno. Va consumato a cicli di 2 o 3 mesi, specialmente in Primavera o in Autunno.
  • In generale, dunque, il polline può essere utile a tutte le età e in tutte le condizioni: agli adulti, ai bambini, agli anziani e durante la gravidanza. Si può dire che se per gli adulti risulta essere un buon tonificante e stimolante, un riequilibrante funzionale ed un disintossicante di tutto l’organismo, nei bambini stimola la crescita agendo inoltre da ricostituente e calmante, mentre negli anziani svolge un’azione regolatrice addirittura più rapida che nei giovani; in gravidanza, infine, ha una benefica azione sul metabolismo e sul contenuto in aminoacidi.

ALLERGIE E CONTROINDICAZIONI

  • In Primavera, quando l’aria è carica di microspore, certe persone sono vittime di disturbi allergici più o meno gravi e fastidiosi.
  • Una delle manifestazioni più diffuse di pollinosi è la rinite allergica o raffreddore da fieno, caratterizzata da prurito alle mucose nasali e agli occhi, infiammazione, starnutizione in serie, secrezione di muco e di liquido lacrimale.
  • Se il soggetto si allontana dalla località dove è presente la particolare specie di polline, per esempio recandosi in montagna, dove cessa la vegetazione, i sintomi spariscono rapidamente.
  • La pollinosi viene curata in vari modi ma con scarsi risultati.
  • Più frequenti sono invece i casi di difficoltà digestive del polline. Le microspore sono infatti protette da una membrana resistentissima, attaccabile dai succhi gastrici con una certa difficoltà. Il consumo di polline va inoltre eliminato o perlomeno ridotto in casi di insufficienza renale.

ALCUNI TIPI DI POLLINE

  • Polline di agrumi: contraddistinto da un aroma delicato, indicato come calmante del sistema nervoso, ma viene ritenuto anche un buon tonico ed è impiegato come vermifugo.
  • Polline di castagno: di colore giallino, può vantare una buona presenza di fattori antibiotici. Efficace contro le varici, arricchisce il sangue di globuli rossi ed agisce come decongestionante sul fegato e sulla prostata.
  • Polline di eucalipto: assai aromatico, può trovare impiego in caso di raffreddore, bronchite e febbre. Gli vengono attribuite proprietà antibatteriche ed è riconosciuto come stimolante dello stomaco e disintossicante dell’apparato polmonare.
  • Polline di lavanda: di colore chiaro, è indicato come stimolante diuretico, calmante, stimolante dell’appetito.
  • Polline di timo: antisettico ed espettorante, efficace stimolatore della circolazione del sangue e dell’attività intellettuale.
  • Polline di grano saraceno: è sicuramente uno dei pollini più importanti per le capacità tarapeutiche che gli vengono attribuite. Contiene la rutina, una sostanza che si è rivelata un ottimo rafforzante delle pareti cellulari, capace di proteggere da casi di emorragie cerebrali e da crisi cardiache.

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  Ha l’aspetto inconfondibile di una polvere giallastra, appiccicosa presente sui fiori. Si distinguono due tipi di pollini: anemofili ed entomofili. Il polline anemofilo (il cui significato è “amico del vento”) è solitamente più piccolo e leggero ed il suo vettore principale è il vento. Appartengono a questo gruppo tutte le piante che emettono una [...]

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