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Poveracci

Creato il 16 maggio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Poveracci

Figura tapina dell’Italia nella scena internazionale. L’ormai ex Bel Paese non è riuscito a versare la quota annuale al Fondo globale per la lotta contro Aids, malaria e tubercolosi. Tra l’altro, nel G8 del 2001, l’Italia era stata appassionata promotrice dell’associazione e sedeva nel consiglio di amministrazione.

L’organizzazione con sede a Ginevra si occupa di raccogliere e distribuire risorse per prevenire e debellare queste malattia con oltre 600 progetti in 140 paesi. I piani più significativi riguarda la fornitura di farmaci antiretrovirali a 92mila persone affette da Hiv, che prevengono 10mila morti l’anno, la profilassi a 13mila donne sieropositive per evitare la trasmissione madre-figlio, la distribuzione di due milioni di zanzariere e medicine per proteggere dalla malaria e le cure per la tubercolosi dedicate a 83mila persone. 

Durante il G8 del 2009 a L’Aquila, Berlusconi aveva assicurato:

Il nostro paese è in leggero ritardo nel versare i soldi al Global Fund, ma entro il prossimo mese verseremo 130 milioni di dollari a cui ne aggiungeremo altri 30.

Al tempo l’Italia doveva al partenariato internazionale 183 milioni di dollari, relativi al 2009. Quei soldi non sono arrivati. Così come non è stato saldato il conto per il 2010. Il debito, quindi, arriva a 366 milioni di dollari, pare a 240 milioni.

Dei 40 paesi aderenti, l’Italia è l’unica a non aver contribuito nel 2009. Per quanto riguarda l’insolvenza del 2010, le fa compagnia solo un Portogallo sull’orlo del fallimento. A causa del mancato versamento, l’Italia ha perso il posto nel consiglio di amministrazione a vantaggio della Francia.

Michel Kazatchkin, presidente del Fondo:

Essendo uno dei paesi promotori, spero davvero che l’Italia possa continuare a supportare il Fondo sia politicamente che finanziariamente. È vero che a causa delle recenti sfide economiche, l’Italia ha avuto delle difficoltà a mantenere le promesse, ma anche spero vivamente che si possa trovare una soluzione.

Tra l’altro a luglio Roma ospiterà, dopo vent’anni, la Conferenza mondiale sull’Aids. Da debitrice.

 


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