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Prova costume 2012

Creato il 28 giugno 2012 da Controcornice

 

Posted on 28 giugno 2012 by Prova

Prova costume 2012
Solitamente si inizia da aprile-maggio. Quando la temperatura aumenta, oltre alle foglie sugli alberi spuntano le pubblicità della prova costume. Sono cartelloni per strada, spot televisivi e radiofonici, sms e mail da centri estetici e palestre che ti ricordano che il momento più difficile dell’anno sta arrivando. Tutti cercano di farti venire l’ansia di mostrare il tuo corpo, dopo la trascuratezza invernale, quanto, con maglioni strategici e grandi sciarpe si poteva coprire il rotolo malefico! Invece, mano a mano che l’abbigliamento diventa più leggero, è sempre più difficile coprire quello che prima veniva abilmente mimetizzato. E’ in questa fase di transizione che i messaggi giudicanti verso un corpo non perfetto (ma poi chi ce l’ha un corpo perfetto?) arrivano martellando l’inconscio. Modelle di vent’anni mostrano come usare creme miracolose per avere un fondo schiena tondo e liscio. Altre modelle ingoiano pasticche altrettanto miracolose che, associate ad una alimentazione ipocalorica ed ad attività fisica, ti fanno perdere i chili di troppo,  la qual cosa mi sembra davvero una gran presa in giro, visto che le ultime due farebbero dimagrire lo stesso senza pillole magiche! E poi l’acqua che drena, l’attrezzo che modella, la crema che sagoma, lo yogurt che sgonfia…  Ma che stress!!  Io aspetto l’estate per riposarmi!  Invece, che lavoro devo fare per potermi mettere in costume?

Eppure alla mi ciccia io sono affezionata: l’ho cresciuta con cura, selezionando cibi e vini di qualità, preparando con amore i miei pasti, scegliendo ristoranti e pub con un criterio molto severo…  Allora perché dovrei ad un certo punto dell’anno dichiararle guerra? Che mi ha fatto che io non volessi?  Infondo mi ha dato piacere e gioia di vivere! E’ legata a ricordi di belle serate in compagnia di amici. Perchè questo accanimento richiesto dall’esterno? 

La risposta che mi sono data è che se tutti ci accettassimo per come siamo sarebbe un grosso danno economico. Non per noi naturalmente! Star bene con noi stessi non fa guadagnare nessuno e non genera business, come si dice. Chi comprerebbe creme, pillole, yogurt magici, acqua della salute, attrezzi sportivi (che finiscono sempre a raccogliere polvere in un angolo di casa) se si piacesse così com’è?

All’inizio erano solo le donne il bersaglio di questo mercato, ora mi sembra che anche gli uomini siano stati presi di mira. Sempre in misura molto più ridotta, ma gli standard stanno diventando severi anche per loro.

Certo gli uomini possono contare sulla loro autostima che, culturalmente, viene ancora salvaguardata,

Prova costume 2012
ma col tempo il mondo del consumo capirà (se non l’ha già fatto) che anche per loro l’autostima è un ostacolo da eliminare per sottometterli alle offerte del mercato!

Un amico mi ha inviato un aforisma che mi ha fatto sorridere per la sua semplicità e verità! Lo condivido con voi perché merita un attimo di riflessione,

 Le donne non saranno mai uguali agli uomini finché non riusciranno ad andare in giro con la testa pelata e la panza da birra continuando a pensare di essere belle.

Dobbiamo impegnarci affinché quello che siamo realmente sia lo standard estetico normale e non l’irraggiungibile perfezione che ci propinano in tutte le salse!

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