Nella ridente Riviera romagnola si è da poco concluso il “mese della fitoterapia e della medicina naturale”. Per gran parte del mese d’Ottobre (dal 2 al 24), nella città di Ravenna e nella sua provincia, si sono tenuti incontri, discussioni e seminari sull’efficienza dei rimedi naturali in alcuni casi di squilibri corporei o lievi malattie. A parlare sono stati molti importanti esponenti dell’ambito fitoterapico e della medicina classica (allopatica).
Una cura dalle origini antiche…
Si potrebbe dire, senza allontanarsi troppo dalla realtà, che la fitoterapia esiste da quando esiste l’uomo. Nei millenni addietro l’essere umano ha sempre usufruito della natura e dei suoi frutti per curarsi e tutt’oggi la fitoterapia non è scomparsa, ma solo messa in ombra dall’industria farmaceutica che, se da un lato semplifica la vita, dall’altro non sempre garantisce prodotti che non abbiano controindicazioni evitabili.
È ovvio che la fitoterapia, con la sua esperienza millenaria, con l’utilizzo delle piante e delle sinergie tra esse, non possa sostituire del tutto la classica medicina allopatica (anche se alcune posizioni a riguardo sono contrastanti), ma di sicuro può fornire degli ottimi rimedi per piccoli problemi quotidiani come mal di testa, insonnia, stress, emorroidi ecc. o semplicemente per tenere sano il nostro corpo grazie a tisane ed infusi depuranti ed impacchi per la pelle.
…oggi tenuta poco in considerazione
Uno dei maggiori problemi di chi vuol esercitare la professione di fitoterapeuta, in Italia come in molti Paesi europei, è che questo mestiere non è ufficialmente riconosciuto. Non esiste, infatti, un’università che attesti questa formazione professionale specifica, ma vanno frequentati dei master di II livello sull’argomento dopo aver conseguito una laurea in biologia, chimica o scienze farmaceutiche. Quest’anomalia fa sì che molti ciarlatani possano provare a spacciarsi per fitoterapeuti, rifilandoci finte cure “ miracolose” o controproducenti.
Il consiglio è di evitare, come nella medicina classica, le cure “fai da te” e consigliarsi con un fitoterapeuta di cui possiamo accertare la formazione. Le erbe possono essere nostre grandi amiche, ma utilizzate nel modo sbagliato possono avere effetti controproducenti e, di sicuro, poco desiderati.