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Quando nasce un padre?

Creato il 03 marzo 2011 da Selena
Come e quando nasce un padre?
Me lo son chiesta varie volte, in questi mesi, soprattutto nei momenti di crisi pura, creati soprattutto dalle poche ore di sonno che mi erano concesse.
Quel padre che si trovava al mio fianco ma che, secondo me, non faceva niente per meritarlo.
Ecco, io son rimasta incinta, e tutti ti dicono che dal momento in cui lo scopri inizi a farti l'idea di diventare madre. Io mi facevo solo all'idea di dover smettere di fumare dall'oggi al domani, d'ingrassare a dismisura (colpa anche delle sigarette), delle mie tette enormi che non entravano nei reggiseni, dei vestiti che poco a poco dovevo rinchiudere nelle scatole perché non entravano, del pancione che cresceva e non mi permetteva di dormire a pancia in sú, dell'andatura a pinguino, dei bruciori, dei cibi da evitare, delle voglie strane, dei pianti paranoici, delle paure classiche sul parto, dei libri da leggere, del corso preparto, della respirazione che tanto poi non serve a niente, dei vari problemi di salute di una donna in gravidanza, del momento in cui si rompono le acque un mese prima del previsto e ti trovi assolutamente impreparata e butti in un borsone qualsiasi cosa pensi possa servire ma dimentichi l'essenziale come un pettine (per chi ha i capelli lunghi come me capirá che i rasta del dopo parto donano poco, soprattutto perché impettinabili), della dilatazione che non arriva e delle contrazioni che ti fan desiderare che qualcuno ti picchi perché sarebbe meno doloroso, della cesarea e dell'anestesia, e del fatto che ho visto mio figlio il giorno dopo avergli dato la vita, deprimendomi per questo.
Lui di che si preoccupa in quei 9 (o 8, nel mio caso) mesi?
Delle mie voglie alimentari? Uomini come Buddha gioiscono con una donna incinta, perché prima vigeva un'alimentazione sana, con la gravidanza e le voglie Buddha ha ricominciato a mangiar carne in grande quantitá e dolci vari.
Del mio aumento di peso? Uomini come Buddha gioiscono di questo, perché stranamente trovano che una donna incinta sia estremamente sexy, quando peró questa si senta estremamente pinguino.
Dei vestiti che non ti entrano? Uomini come Buddha ti dicono che puoi mettere le loro magliette e maglioni, che non ne son affatto gelosi, e che anzi ti donano davvero tanto! (peccato che io ero una taglia XS e lui una L...anche con pancione avevo bisogno della maglia piú piccola che lui avesse nell'armadio)
Del corso preparto? Uomini come Buddha partecipano solo alla visita guidata dell'ospedale perché gli hai detto che quel giorno non sarai in grado di direzionarlo e quindi meglio che si prepari psicologicamente per non perdersi nelle sale parto.
Del parto e delle contrazioni? Uomini come Buddha partecipano al parto, piangono quando dicono loro che ti dovranno sottomettere ad una cesarea, ma non avranno mai la minima idea del dolore che senti, di come soffri, e di quel che provi.
Quindi ho partorito e a parte le paranoie di "oddio io non posso farlo, non saró mai una madre decente!!!" urlato mentre leggevo, al 7º mese di gravidanza, una revista per genitori prestata, quando mi han messo Gabi in braccio la prima volta non mi son sentita madre. L'ho osservato per ben 2 ore, baciandolo, accarezzandolo, osservandolo, ma piú che altro innamorata di un esserino cosí bello che non trovo parole per descriverlo. Che poi era anche la prima volta in vita mia che vedevo un bebé cosí piccino!
Poi é iniziata l'escalation: allattamento, pannolini, latte che sgorga dai capezzoli, pancia flacida, tute e pigiami, vomitini, ruttini, puzzette, pianti, coliche, sveglie notturne e diurne poche ore di sonno, tette, pianti, depressione post-parto, punti da togliere, taglio della cesarea infettato, cure varie, dolore, pianti notturni, pianti diurni, tetta ogni due ore, tetta ogni ora, 4 ore di coliche ogni sera, casa in disordine, cucina di Buddha abbastanza insapore, genitori che convivono con noi per 2 settimane, appartamento troppo piccolo per 4 adulti, un bebé e un cane, genitori che se ne vanno, ritorno alla tranquillitá, solitudine.
Dopo 3 settimane non mi sentivo una madre, ma una mucca....
E poi quella domenica pomeriggio arrivó...quella in cui Gabi si addormentó sulla mia pancia e cosí rimase per ben 3 ore, abbracciato a me, dormendo pacificamente, mentre io lo accarezzavo e lo sentivo per la prima volta come un esserino che stava con me senza chiedermi niente. Quello é stato il momento in cui si é instaurato il legame. Prima era un bebé, poi é diventato il mio bebé.
E Buddha? Che dire, non parla di queste cose. Vorrei sapere come ha vissuto sti mesi. Io passando per depressioni, solitudine, incapacitá, paranoie, allucinazione per il poco sonno, só che ho urlato, litigato, sgridato, richiesto aiuto, fatto romanzine, preteso molto....perché??? Perché in tutto questo mi sentivo sola. Perché non potevo incaricarmi di tutto. Perché se fosse successo qualcosa lui doveva essere in grado di farsi carico di suo figlio.
E lui sempre rispondeva "io non lo so fare".
Cosí che in quasi 9 mesi non l'aveva mai bagnato, non l'aveva mai messo a letto o dato da mangiare. Certo, le passeggiate, ma vuoi mettere che facile sia passeggiare con un bebé?
Finché il mese scorso son andata a Málaga per una mattinata, e lui ha dovuto dargli il pranzo e metterlo a dormire per la siesta. Son sopravissuti entrambi.
Finché la settimana scorsa ho passato la notte in pronto soccorso, e lui ha dovuto dargli la cena, bagnarlo e metterlo a letto. Son sopravissuti entrambi.
Cosí che ora, dopo 9 mesi esatti, ci turniamo la sera per bagnarlo e metterlo a letto. Cosí che da un mese se Gabi si sveglia presto la mattina ed io ho dormito poco, Buddha se lo tiene ed io torno a letto, visti che i turni di notte toccano sempre e comunque a me. Cosí che se io voglio preparare una buona cenetta lui gli da la pappa. Cosí che finalmente Buddha é capace di essere un padre nel senso pratico della parola.
Ma anche un padre nel senso vero, perché da due mesi oltre alle passeggiatine, lui gioca con Gabi, si diverte, di nuovo gli cambia i pannolini, se lo porta in giro, se lo rigira in braccio.
Quindi, io per sentirmi madre ho avuto bisogno di quasi 3 settimane, lui per sentirsi padre ha avuto bisogno (almeno sembra) di quasi 9 mesi.
Facendo i paragoni, come una gravidanza.
Son sempre piú convinta che i corsi preparto dovrebbero farli anche agli uomini. Ma non corsi in cui accompagnano le patner per sentirle respirare correttamente. Ci voglioni corsi in cui altri padri spiegano loro come cambierá la loro vita, cosa si aspettano da loro le donne, cosa voglia dire essere padre, come trattare un bebé, e soprattutto che facciano loro un corso pratico di sopravvivenza domestica!
Perché capisco che un padre non nasce in un giorno, ma noi donne non possiamo insegnare loro come esserlo. 

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