Renzi l’americano ci farà ingoiare TAV e inceneritori ?

Il Sig. Matteo Renzi si sente un po’ Obama, un po’ (tanto)  Berlusconi, un po’ Tony Blair, ma anche Beppe Grillo (cui attinge a piene mani) e un po’ Mario Scelba.

Eh sì perchè  quel modo nuovo di fare politica, all’americana, come i colori della sua campagna elettorale inaugurata il 13 settembre, così vivace e giovanile, allo stesso tempo ha accentrato inevitabilmente tutto su se stesso e nasconde un autoritarismo di fondo, che a quelli – giovani - del suo ex-partito, il Pd, non piace: “Matteo corre per vincere. Non mi piace, ma lui è capace. I suoi sono cattivi. Ragionano per occupazione di spazi…”.

Attenzione ! Diciamo noi che lo conosciamo. Alla simpatia di fondo (forse) corrisponde un’autocrazia di fondo, che non sarà diversa da quella esercitata alla guida del Comune di Firenze, una volta che il Sig. Renzi si piazzerà in Parlamento.

Allora sì che le TAV si faranno e gli inceneritori a tutto spiano…

Ve la ricordate la trasmissione televisiva locale nella quale il nostro offese arrogantemente l’oncologa Dr.ssa Gentilini ?(prima parte e seconda parte della trasmissione televisiva del 2008 “Rifiuti Che fare ?”)

“Io non consento ad un’aspirante alchimista di venire a raccontare qui una cosa che i dati…Tutte le località mondiali europee e italiane nelle quali esiste un impianto di termovalorizzazione non hanno indici di mortalità uguali… ”

Come dire…Intanto ce li hanno…Negando poi, nel corso di quella trasmissione, che esista una correlazione tra tumori e termovalorizzatori.

Nel frattempo, però, la risoluzione del Parlamento europeo del 20 aprile 2012 sulla revisione del sesto programma d’azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma d’azione in materia di ambiente ha messo al bando gli inceneritori; così la proposta di risoluzione al Parlamento europeo asserisce: “è del parere che il settimo PAA debba prevedere la piena attuazione della legislazione sui rifiuti, in particolare il rispetto della gerarchia, garantendo coerenza con le altre politiche dell’UE; ritiene che esso debba fissare obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati, [...]

Ed a proposito di TAV cosa disse il sig. Renzi ? Sentiamolo: “Il tunnel sotto Firenze è la cosa cui sono obbligato a credere che non crea problemi – no signori non crea problemi – si fanno tunnel, si fanno le tangenziali…Si fanno le metropolitane ad Atene e a Roma… Ed il mio punto di vista dal momento in cui si fa un tunnel sotto la Manica, si può immaginare di fare un tunnel sotto Firenze…Io non l’avrei fatto…Aggiungo, io ho posto il problema non della dannosità ma della inutilità…Che per alcuni aspetti è peggio…Se c’è la certezza che i tunnel fanno i danni, uno interviene..Con tutte le perizie e gli strumenti giuridici e tecnici…Questo progetto crea danni a Firenze ? Come dice qualcuno…Crolla il David, si lesionano i monumenti…Io sono contrario a questo. Io credo che nel III Millennio con le moderne tecniche di costruzione non ci sono i danni di cui si parla…”.

Fatto sta che ancora in sede europea circa l’approvazione del pateracchio normativo che voleva l’avvio immediato dei lavori di sotto-attraversamento di Firenze nulla si è mosso, da parte della commissione competente per l’ambiente, soprattutto “dopo che ripetutamente aveva sanzionato o censurato i tentativi analoghi di aggiramento della stessa normativa comunitaria in materia di rifiuti, scarti e fanghi, portata avanti da diversi governi italiani; fino alla bocciatura del decreto Prestigiacomo”.

Alla faccia del buon Renzi, tutto sta in una questione: “il tunnel e relativa nuova stazione, è già viziata da numerose illegittimità normative e procedurali, che – a scavo avviato – significano una pericolosissima sperimentazione in progress di problemi e potenziali disatri“.

Sarà ancora una volta la gestione dei rifiuti a far vincere un politico ?

Altri riferimenti:

Ziparo A, Il pateracchio tunnel dell’Alta Velocità, La Repubblica, 13 settembre 2012.