Riccardo Rizieri è una presenza fissa su DModa. Le sue collezioni, stagione dopo stagione, sono una splendida conferma della qualità e della freschezza che i giovani designer italiani apportano a tutto il comparto del made in Italy, dall’abbigliamento alle calzature.
Tra vocazione moderna e suggestioni retro. Una duplice quanto equilibrata ispirazione pervade la collezione invernale di Rizieri, conferendo ad ogni nuovo modello un valore assoluto, che nell’incontro esclusivo tra artigianato, funzione e stile riconosce il simbolo di
una filosofia calzaturiera dal sapore couture.
Tra i grafismi geometrici ad alto impatto visivo e le raffinatezze bouclé suggerite dal mito di Coco Chanel e dai suoi indimenticabili completi, la stagione si concentra su silhouette versatili, inattese ma senza tempo, esaltandole attraverso materiali ultra-soft e lussuosamente confortevoli come i vitelli nappati, il camoscio effetto “velvet” e le lane calde e pregiate.
Oltre alla raffinata monocromia nera o rossa delle francesine costruite con sottili plateau e tacchi alti a stiletto, dove i tagli sinuosi scoprono la pelle e la richiudono al tempo stesso allacciando le stringhe sottili, il codice estetico del prossimo inverno si pregia di mix di diversi colori e materiali, creando capolavori unici che solo le mani dei maestri italiani cui si affida Rizieri possono rendere possibili.
Elegantissimo e sofisticato il racconto bicromatico del nero e del tortora, uniti sul modello con la punta profilata a contrasto per un inatteso effetto trompe l’oeil, mentre l’iconico ankle-boot in camoscio nero si erge sul tacco viola avvolgendosi al tempo stesso in una
fascia arancione impreziosita con fibbia e ispirata alla cintura di un trench.
Il bouclé multicolor o black&white riveste le décolleté con profili di suede a contrasto, le punte dei modelli con tomaia elastica, le zeppe degli stivaletti open-toe oppure i gambali degli stivali alti, svelando l’anima più chic della collezione e l’omaggio all’intramontabile
tessuto che più di tutti ha ispirato la stilista francese.
Le superfici, infine, si scompongono e ricompongono sapientemente in figure divise da profili e rigature precise, secondo un codice sartoriale di grafismi e geometrie tricolore che diventa particolarmente audace negli stivali color-block e nei modelli midi, entrambi con suola a carrarmato, dove le differenti cromie convivono in un’armonia trapezoidale dal carattere street.