![guardia di finanza Roma: blitz contro clan Mallardo. Sequetri per 50 mln, imprenditori in manette.](http://m2.paperblog.com/i/79/795440/roma-blitz-contro-clan-mallardo-sequetri-per--L-259rU9.jpeg)
Si, perché i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, dalle prime ore del giorno, hanno eseguito una serie di arresti - disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli - nei confronti di presunti appartenenti al clan Mallardo, egemone nell'area di Giugliano in Campania e con propaggini nel basso Lazio.
In manette sono finti diversi imprenditori edili, informa una nota, immobiliaristi e titolari di concessionari auto presumibilmente affiliati al gruppo criminale.
All'organizzazione sono stati sequestrati beni e aziende per un valore di oltre 50 milioni di euro.
Dalle indagini, delegate al Gico della Guardia di Finanza di Roma, è emerso come in provincia di Latina si sia da tempo radicato un gruppo criminale, facente capo ai fratelli Giuliano, Michele e Luigi Ascione, interno al clan Mallardo e dedito all'organizzazione ed allo sviluppo di attività imprenditoriali nel settore edilizio-immobiliare e del commercio di autovetture, attraverso le quali il clan di Giugliano ha reimpiegato notevoli disponibilità finanziarie di origine illecita.
L'operazione è stata denominata dagli investigatori "Tahiti" dal nome dello stabilimento balneare di Fondi presso il quale si incontravano alcuni sodali del clan.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i fratelli Ascione avrebbero reinvestito nell'economia legale del sud-pontino ingenti capitali frutto delle attività illecite del clan giuglianese, utilizzando fiorenti imprese operanti nel campo edilizio-immobiliare e nel settore del commercio di autoveicoli.
Quest'ultimo business del gruppo Ascione è passato anche al vaglio della Guardia di Finanza di Formia che, attraverso verifiche bancarie, ha accertato come nel periodo 2002/2005 gli Ascione abbiano fatto transitare su conti bancari loro riconducibili somme superiori a 18 milioni di euro, truffando anche alcune compagnie assicuratrici mediante richieste di risarcimento danni per sinistri mai verificatisi.
I provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina prevedono la custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuliano, Michele e Luigi Ascione per i reati di associazione a delinquere di stampo camorristico e di intestazione fittizia di beni aggravata dalle modalità mafiose.
Il sequestro preventivo è stato emesso nei confronti dei seguenti beni: 84 immobili (38 terreni e 46 fabbricati), ubicati in provincia di Latina, Napoli e Cosenza; 6 aziende, con sede nelle provincie di Napoli e Latina, operanti nel settore del commercio di autoveicoli e nel settore edilizio-immobiliare; quote societarie di un operatore economico operante nel settore della gestione di stabilimenti balneari; 15 auto e motoveicoli; 32 rapporti finanziari il cui saldo complessivo è ancora in fase di quantificazione.
È altresì in corso il sequestro probatorio di ulteriori 114 conti bancari riconducibili agli indagati.