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Speciale Cinema – Recensione Beautiful Creatures di R. LaGravenese

Creato il 18 febbraio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Speciale Cinema - Recensione Beautiful Creatures di R. LaGravenese

 La frase chiave del film: “Certe volte vorrei solo essere normale”

Quando una formula è notevolmente rodata e apprezzata perché non sfruttarla fino in fondo? Twilight docet… la love story dei vampiri giovani, carissimi e molto glam ha fatto sfracelli sia nelle librerie che ai botteghini di mezzo mondo, anche se la qualità è sempre stata al di sotto delle aspettative. A Novembre il mondo è rimasto orfano di questo trittico di sangue, cuore, e pulsioni pseudo erotiche grazie al quinto capitolo della saga, giusto quindi che i produttori si siano messi subito a caccia di un sostituto per gli spettatori, giovani e innamorati.

Detto fatto: Beautiful Creatures – La sedicesima Luna, tratto dall’omonimo romanzo del duo Kami Garcia e Margaret Stohl, si appresta ben bene a svolgere il compito predestinato, ovvero divertire ed incassare. Gli ingredienti ci sono tutti e la struttura è, come sempre in questo caso, debitrice di quella splendida fiaba che è la Bella e la Bestia, filtrata attraverso una ottica più erotica e fantasy, dove al posto dei vampiri compaiono streghe e maghi. Stavolta i ruoli si invertono e l’indifeso è la parte maschile, mentre quella che nasconde un terribile segreto risiede nella donna. In un sonnolento paesino del Nord Carolina, Ethan conosce Lena, giovane ragazza appena trasferita con la famiglia. I due scoprono di comunicare grazie al metapensiero, ma una terribile maledizione aleggia sulla famiglia di Lena.

La regia di Richard LaGravenese, noto e apprezzato sceneggiatore, evita le trappole del de ja vu romantico/melenso e tenta nella non facile impresa di rianimare il genere love/fantasy ed innalzarlo ad un livello di maggiore spessore cinematografico. Giusti e belli come da copione sono i due protagonisti, Alden Ehrenreich e Alice Englert, ma la marcia in più al film la danno dei vecchi leoni come Emma Thompson, Viola Davis e Jermy Irons. Non solo i loro sono i momenti di maggiore pathos e bravura, ma anche quelli in cui il film sfiora, oltre ai generi canonici, anche quelli della garbata commedia.

Nelle sale dal 21 febbario 2013.

A cura di Katya Marletta con la collaborazione di Gabriele Marcello


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