by Elia Andreotti · 1 marzo 2014
Spiders 3D: ragni giganti, esercito cospirazionista e un padre di famiglia degno di Superman. Ecco un buon motivo per non andare al cinema la domenica pomeriggio…
Un astronave precipita sulla terra, danneggiando parzialmente la metropolitana di New York. Dopo poco, un operatore andato sul posto a controllare i danni muore, apparentemente per un incidente. Si scoprirà ben presto che un’antica razza aliena è giunta sulla terra sotto sembianze di ragno, aiutata dal governo americano nella creazione del proprio nido. Tra questi retroscena cospirazionisti si muove Jason, disposto a tutto pur di ritrovare figlia e moglie disperse nella zona di quarantena.Coi tempi che corrono e la sostituzione della tecnologia digitale alle idee contenutistiche, non è raro trovare in sala prodotti senza ambizione, messi su in fretta e furia da neoregisti spuntati da chissà dove e retti sull’amalgama di bigottismo e mostri enormi. Eppure, tra tutti, Spiders 3D ha la capacità di distinguersi per l’aver messo in piedi uno dei prodotti più brutti del decennio. Oltre a poggiare le basi su di un soggetto realmente poco originale, che ruba qua e là componenti del lavoro altrui, incollandole tra loro con abilità eclettica paragonabile all’efficacia di una colla stick su due lastre d’acciaio, il prodotto firmato Tibor Takacs osa anche essere ambizioso, risultando in un pastice dal gusto orribile. Il percorso attraversato da Jason, dedito al lavoro ed alla famiglia ma succube “dei tempi che corrono”, è un compitino prevedibile e semplicistico (caratteristica che affligge dopotutto la produzione nella sua
complessità) che si inoltra tra intrighi politici così complessi da attorcigliarsi su sé stessi e risultare incoerenti. L’antimilitarismo e il complottismo ostentato dalla pellicola è così sciatto e blando allo stesso tempo da diventare tedioso già a metà film. Per non parlare della manipolazione genetica, della discriminazione e della ribellione sociale, affrontate con una presunzione in costante crescita priva di originalità o spunti di interesse.E il tutto potrebbe essere giustificabile (anche no) se la componente tecnica sfoggiasse almeno i miliardi da blockbusterone testosteronico. Ma, con tutta la volontà nell’evitare commenti sulla componente tecnica, sboccia inevitabilmente il quesito sul perché realizzare un film su ragniassassini quando non si hanno neanche i soldi (o quantomeno l’abilità) per renderli credibili. L’incoerenza narrativa, la superbia registica e un boss finale che rimanda ad una grafica da videogioco chiudono, insieme ad un backtracking da voltastomaco, un cerchio che non sarebbe mai dovuto venire al mondo. I film come Spiders 3D dovrebbero essere resi illegali. Per legge.
COCKTAIL DI MEDICINALI SCADUTI
Regia: Tibor Takacs – Cast: Patrick Muldoon, Christa Campbell, Sydney Sweeney, William Hope – Nazione: USA – Anno: 2014 – Durata: 89′
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