15 gennaio 2014 Lascia un commento
Gaiman poi ha proseguito la sua carriera come scrittore e sceneggiatore, laddove nel ritorno al fantasy rilanciato sulla scena letteraria e cinematografica da "Il Signore degli Anelli", la sua fervida immaginazione e la predilezione al fantastico, hanno fatto perfettamente gioco. Confesso di aver letto meno libri suoi di quanto avrei dovuto per la stessa ragione per la quale ho atteso molto prima di vedere questo film. Come amo la fantascienza, meno mi appassiona il fantasy sempreche’ i livelli non siano altissimi come nel caso di Tolkien al quale a questo punto va associato anche Gaiman.
Rifacimento del suo romanzo omonimo, "Stardust" racconta delle avventure di Tristan che per amore si avventurera’ nel regno magico di Stormhold, dove oltre a tanta azione, trovera’ gloria, le proprie origini, conquistando il cuore di nientemeno che una stella. Ovviamente avra’ a che fare con sovrani malvagi, streghe cattive ed una pletora di personaggi che non possono mancare in un regno fatato.
Bel prodotto, lo dico subito. Sa essere per bambini ma non solo, anzi gli adulti hanno spunti di riflessione e piacere inaspettati non relegando testo e contesto al solo piacere infantile. Vaughn ha un buon rapporto con la fantasia, col fumetto evidentemente e certo con la regia che sa essere equilibrata e nel contempo appassionate, azione quanto basta, senza carenze o esagerazioni. Oltretutto si apprezza un ottimo casting a partire dal simpatico Tristan / Charlie Cox, la bella e brava Claire Danes il sempre divertente e sottovalutato Ricky Gervais, il capo di "The Office" per intenderci, fino ai pezzi da 90 come Peter O’Tool, un inaspettato De Niro e poi lei, la meravigliosa Michelle Pfeiffer che seppur agevolata dagli effetti speciali, non smette d’incantare ed e’ davvero straordinaria, come da tempo non la si vedeva.
Gioiellino da non trascurare, tantomeno dimenticare.