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The New Jersey Bets: vinceranno le loro scommesse?

Creato il 14 aprile 2012 da Basketcaffe @basketcaffe
nets

Ormai, per tradizione, sono tempi duri quelli dei New Jersey Nets. I cugini sfortunati dei Knicks, infatti, anche quest’anno stanno affrontato molte difficoltà, alcune delle quali anche in ambito futuro, che vanno profilandosi all’orizzonte. Cominciando dal roster già si intuisce che i Nets non sono propriamente squadra da Playoffs: fatta eccezione per Deron Williams (che a fine anno sonderà il mercato dei free agents) e Gerald Wallace (ottimo acquisto a gennaio ma anche lui probabilmente libero in estate) il resto della squadra naviga nella mediocrità. Humphries (rara nota positiva con 13.6 punti e 11 rimbalzi), Brooks ( 12.4 punti) e Gerald Green (13 punti in 25 minuti, ripescato dalla D-League dopo l’All-Star Game) sono tre note positive ma che non possono bastare.

Se poi si aggiungono i problemi nel reparto lunghi (vedere l’infortunio per Brook Lopez nell’anno della consacrazione e la mancata trade per portare Dwight Howard a Newark), il capolavoro è completo. Il record odierno della franchigia di Avery Johnson dice 22-38, valida per l’undicesima piazza ad Est, ma a preoccupare sono soprattutto le sorti della squadra di Prokhorov e Jay-Z. I Nets infatti, dal prossimo anno avranno appunto una “new jersey”, una nuova canotta, visto il trasferimento a Brooklyn (rimarranno comunque Nets).

The New Jersey Bets: vinceranno le loro scommesse?
Forse gli intraprendenti sperano in una ventata di aria rigeneratrice che la riporti agli antichi fasti degli anni ’02-’03, quando sotto la guida di Byron Scott e Lawrence Frank (in panchina) e di Jason Kidd (in campo) arrivarono 2 volte consecutivamente in finale Nba. Basterà un semplice cambio logistico per cambiare il trend della squadra? Sicuramente no, ci sarà bisogno di azzeccare le trade per completare sia lo starting-five (magari con un lungo ed una buona ala, incrociando le dita per la comunque difficile permanenza di Deron) che la panchina, troppo soft e senza talento per poter ambire a risultati migliori. Solo il tempo dirà se i Nets si scrolleranno di dosso l’etichetta di cugini “sfigati” dei Knicks (anch’essi disastrosi negli ultimi anni), che di questi tempi è forse la peggiore di tutte.


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