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Tra piccole scintille

Da Alessandra @aluzzingher

Cataste di libri in ogni dove: cerco nuovo materiale per la scuola. Libri su tutti i banchi, come se ci fosse passato un tornado a sconquassare tutto... E in effetti un tornado ci  è passato... correndo. Avant'ieri, nonostante il gran caldo che ha ghermito Roma, dalle finestre aperte ha fatto irruzione un vento impetuoso dall'alito bollen

stilografica, moderna bella!

te che ha scaraventato in ogni dove, tutti i miei fogli, gettandoli persino nel corridoio! Bella roba! Lì per lì, ho pensato che qualcuno fosse entrato e avesse un po' rovistato... ma poi, già sulla soglia dell'aula, mi sono accorta che c'era lo zampino del vento. Fogli da tutte le parti! Ed io, come una gallina che becca in terra gustando il suo cibo, ho raccolto tutti i fogli e li ho messi nuovamente sui banchi. Bene, bene... Guardo con soddisfazione i libri e quindi il materiale che si stanno aggiungendo. Il tempo corre ma lascia ancora il tempo di guardarsi attorno. Guardo Asso, il gatto che fa bella mostra di sé attaccato all'armadio. Ovviamente è un cartellone, non è un gatto vero. Mi scruta con quegli occhi verdi, attorniato da quelle A che danzano sul suo capo, fiero del fatto che sotto i suoi piedi c'è la scritta che lo presenta: "Io sono Asso!". Già, mi guarda con quello sguardo tra il sornione e il soddisfatto... ignaro che sto pensando di toglierlo di là per poi rimetterlo quando comincerà la scuola e quindi la sua storia comincerà a snodarsi con quella dei suoi amici più cari. Poveraccio! In questo scorcio di fine estate, si sta assorbendo tutto il caldo romano che fa boccheggiare la gente... E noi che speravamo che l'estate, quest'anno, ci avesse risparmiato! Invece no. Quando sali le scale che portano ai piani superiori, ecco che la memoria fa cilecca, fa un

 

 brutto scherzo e considerando il grande calore dell'aria, ti aspetti tutto ad un tratto che zompi proprio davan

ti a te, un leone di carne ed ossa... oppure una zebra... una giraffa... No, no, non siamo in Africa... Siamo in Italia! Non spunteranno leoni ruggenti, zebre o giraffe... Tutt'al più qualche ratto, qualche blatta!!! 
"Mare... mare... mare..." O caspita! Era la canzone di Luca Carboni.... Vecchia, bella perché parlava del mare... Forse periodi di grande caldo ci sono sempre stati ma ce ne siamo scordati... come carabattole vecchie... tra i brontolii di un inverno troppo freddo che ci toglie il respiro!
E mettendo a posto... anzi, cercando di mettere a posto tra tutte quelle carte, trovo un mio reperto archeologico: una penna stilografica... Mi sa che non esistono più, portate chissà dove, nei musei del tempo andato. Eppure, io ho imparato a scrivere con quelle penne stilografiche.... E' da tempo immemorabile che non la uso più. L' avrò portata a Roma nella speranza di usarla, poi, abbandonata in mezzo alle comuni bic, lasciata sola, ignorata. L'ho ritrovata oggi e avendo da tempo tirato fuori le cartucce, avevo proprio desiderio di sperimentarla. Ed eccomi ad armeggiare intorno a questa stilografica... Ce n'è voluta un po'... E dai che ti dai... La penna non ne voleva sapere di scrivere, seccata dall'aria di Roma... E già, lei è abituata all'aria genovese, carica di iodio... di profumo di mare... Ho lottato un bel po'... e poi... SPLASCH!!!!!!!Una bella macchia d'inchiostro, tutta simile a quelle che facevo quando ero piccola sui quaderni e che dopo le squadravo per cinque minuti buoni con la bocca spalancata, non sapendo più come uscire da quell'ignobile situazione che avrebbe attirato su di me le ire della mia maestra e l'appellativo "tonno" sarebbe rotolato sul mio capo....Scintille piccole... di ricordi lontani! 


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