Oggi al via 8 squadredelle 16 che prenderanno parte ai playoff 2010. Tra queste, ci sono i Denver Nuggets (4) contro gli Utah Jazz (5) ad Ovest e i Boston Celtics (4) contro i Miami Heat (5) ad Est, ovvero gli accoppiamenti più equilibrati ed incerti nel risultato. Addirittura Denver e Utah hanno finito la stagione regolare con lo stesso record 53-29, e solo il vantaggio dei Nuggets negli scontri diretti per 3 a 1 ha determinato l’ordine delle teste di serie.
Nonostante ciò, il risultato della serie potrebbe essere in equilibrio. Molto dipenderà da Carmelo Anthony e Chauncey Billups, i due giocatori chiave per Denver, non a caso assenti nell’unica sconfitta stagionale contro i Jazz. Se la loro intensa riuscirà a produrre punti (60 in due contro i Jazz in stagione) ma soprattutto a coinvolgere i compagni, i Nuggets potranno riprovare a sfidare i Lakers nel turno successivo.
Probabilmente determinante sarà il fattore campo – il Pepsi Center garantisce in stagione un record di 34-7 come secondo migliore dell’NBA. D’altra parte, l’assenza di George Karl in panchina potrebbe essere rilevante, anche se la squadra sembra aver risposto bene alla mancanza della sua guida nell’ultima parte di stagione. Un altro aspetto non favorevole ai Nuggets è la loro tendenza a segnare un canestro in più degli avversari che, come abbiamo visto l’anno scorso contro i Lakers in finale di Conference, non sempre funziona nei playoff. Dovranno aumentare l’intensità difensiva; non sarà semplice contro i Jazz, una squadra con grande varietà offensiva, magistralmente condotta da Deron Williams. Possono contare sul gioco interno di Boozer, Kirilenko (fuori però per quasi tutta la serie per infortunio) e Millsap, sugli scarichi per Korver e Okur, senza dimenticare le incursioni sotto canestro dello stesso Williams. Sono la squadra con il maggior numero di assist a partita, e tendono a far valere anch’essi il fattore campo. Una serie che andrà alla settima partita, con grandi colpi e rovesciamenti di fronte.
L’altra serie di primo turno incerta potrebbe essere Boston Celtics - Miami Heat.
Anche in questo caso, Boston è in testa negli scontri diretti 3 a 0, ma le partite sono finite con uno scarto inferiore agli 8 punti, a testimonianza di un
equilibrio tra le due.Il finale di stagione sembrerebbe favorire gli Heat: nelle ultime 16 solo 3 sconfitte; mentre Boston è 11-5 nelle ultime 16.
I fattori determinanti della serie comunque saranno: quanto i Celtics riusciranno a limitare Dwyane Wade, che farà come al solito la sua parte; quanto i suoi compagni riusciranno ad aiutarlo negli immancabili raddoppi che la difesa dei Celtics proporrà; ed infine la salute dei Celtics. Questo aspetto si riferisce soprattutto a Kevin Garnett, che in stagione ha cercato di gestirsi nello sforzo, ma che ora deve dare tutto quello che ha per cercare il probabile ultimo assalto al titolo. Quello potrebbe far propendere la serie in favore di Boston, oltre alla maggior esperienza della squadra, è anche il record della squadra fuori casa: 26-15, il secondo migliore dell’NBA. Quindi, anche una eventuale sconfitta al Garden, per esempio in gara 1, quando Rondo e Davis sono ancora leggermente influenzati, potrebbe essere recuperata all’American Airlines Arena di Miami, non esattamente l’arena più calda d’America.
Più che gli aspetti tattici, sembra che in questa serie prevarranno quelli emotivi e mentali…Avanti chi si sente di sottovalutare l’orgoglio dei Celtics, e di un giocatore come Kevin Garnett!
4-3 per i Celtics.