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Ultime ore di gabi in spagna

Creato il 31 luglio 2011 da Selena
Ed eccoci qui, alle ultime ore di Spagna di Gabi, e quasi mi sembra di fargli un torto, a portarlo lontano dalla sua terra. Avrei voluto far di piú, oggi, ma siamo riusciti solo a far un bel giro stamattina per il centro, mentre il pomeriggio é stato un veloce momento di preparativi, con Gabi e Flo letteralmente tra i piedi, ed io che ancora non so se nella valigia ho messo cose utili o no, piú che altro per me, dato che passo dal caldo afoso a chissá che di pioviginoso...ehhh, il Friuli! Poi magari ho fortuna come sempre e mentre ci son io c'è bel tempo!
Cenetta con gli amici friulani che vivono qui, alcune ore rilassanti in cui Gabi non ha smesso di muoversi, curiosare, scoprire, mangiucchiare....ed abbiamo constatato che da bravo friulano é attirato dal vino...buon sangue non mente, dicono! (precisiamo, io son friulana ma di vino non ci capisco un tubo! Avrá preso dai bisnonni, immagino, che il vino lo producevano in casa.)
Cosí che ora, aspettando che si addormenti, preparandomi mentalmente a questa faticata, giá che alle 4 la mia amica sará sotto casa pronta per caricarci, e questo vuol dire una notte senza dormire, eccomi qui, a tirar le conclusioni di tutto questo.
Che dire....avrei voluto che le cose fossero andate diversamente, avrei voluto un patner che costruisse con me una famiglia, avrei voluto quella famigliola delle favolette, ma non é stato cosí. E allora niente, chiamamola sfortuna, destino, o come si voglia, il futuro per me é ben diverso. E lo assicuro, lasciare tutto questo, ora, mi pesa davvero. Ma come detto, lasciare il posto mi intristisce, lasciare la gente che ho attorno no, anzi, ben felice di liberarmene.
Perché di questo paese ho vissuto tante cose belle, ma anche brutte. E le brutte son queste realtá che non fan parte di me, come una mentalitá ristretta da paesino, ma sui giovani, non sui vecchi, che si puó anche capire. Brutte son questi giovani che centrano la loro vita nel festeggiare sempre e solo con alcolici, o droghe, cosa che io non condivido. O questi coetanei che son cresciuti con l'idea che lo straniero é solo fonte di ricchezza perché porta lavoro grazie al turismo, o persone che le puoi conoscere ma non accettare. E non generalizzo, io parlo di eccezioni, di ció che ho conosciuto. Perché a Mallorca avevo altri problemi, ma mai quello di farmi sentir straniera. Anche perché vuoi mettere, Mallorca é per metá composta da stranieri! In Andalucia invece se vuoi vivere fuori dalla tua comunitá non hai una vita facile. E se sei una güiri in un paesino come questo, allora armati di pazienza. Ma siccome un giorno mi son chiesta se potessi sopportare di sentirmi sempre una güiri, e soprattutto pensando a mio figlio mi son immaginata come lo avrebbero trattato vedendolo con me...insomma, sarebbe cresciuto da straniero nel suo paesino!
Si badi, queste considerazioni in una grande cittá non esistono, perché di spagnoli biondi con occhi azzurri ce ne sono eccome! Ma qui lui é come la mosca bianca, lo vedi al parco, in piscina, lui bianco latte che risalta per i suoi colori decisamente scandinavi tra i bimbi abbronzati dalla pelle scura tipica del sud, con capelli e occhi scuri. Ma vabbé, poi magari non sarebbe mai successo...Ora saremo due stranieri in Italia!
A parte questi pensieri senza senso, che espressi con parole migliori ed in un'altro contesto magari un senso l'avrebbero, in sto momento sento sto vuoto dentro, perché ogni volta che parto io m'intristisco, che vada in ferie o che traslochi, mi succede sempre. Odio preparar le valige, giuro, le lascio sempre per l'ultimo momento. Ed anche se l'eccitazione della novitá mi spinge avanti, da brava cancerina il pensiero di lasciar le abitudini e la casetta mi fan sentire dentro un vuoto. Immaginarsi ora che oltre al trasloco me ne vado anche in un'altro paese, il mio essere cancerino é in totale subbuglio! Ma poi in pochi giorni mi abituo, e dimentico anche le antiche abitudini. Son strana, lo son sempre stata, cerco una vita avventurosa ma penando un pó!
Ed ora niente altro, solo l'attesa di questo nuovo inizio, giunta l'ora ormai per Gabi, a cui dovró parlare solo in spagnolo, ormai, e quasi giunta l'ora mia, che la prossima settimana a quest'ora forse staró preparando la mia partenza.
La vita é ciclica, la mia ogni 7 anni cambia!

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