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Un corpo da 20 e la testa da 30

Creato il 23 marzo 2011 da Selena
Sará che torno in Italia dopo ben 18 mesi, che ci torno per la prima volta da madre, e non piú da allegra donzella che si poteva permettere feste e festicciole fino alle prime luci dell'alba, mentre ora mi ritroveró, ma spero di no, a far l'alba in un'altra maniera, com'é successo lunedí notte con Gabi febbricitante e desideroso delle braccia della mami qui presente.
Sará che tornando al mio paesello mi presenteró con passeggino e non piú con me stessa e basta, aria sognante, libera d'entrare ed uscire dove voglio e quando voglio, ma stando anche un pó attenta agli orari.
Sará che dopo 7 anni é la prima volta che viaggio con valigia, e non trolley, e soprattutto che sto pensando a tutto ció che un pupo puó aver bisogno per 10 giorni, invece che pensare a ció che io avró bisogno per 10 giorni.
Sará poi che rivedró tante persone che non vedo da anni, non solo mesi, e che molte di queste persone hanno una vita che continua uguale o simile a quella che conoscevo quando le ho lasciate, o una vita completamente diversa. Sará che poi di molti di loro non ho saputo niente per anni, e il santo FB mi ci ha rimesso in contatto e ne son grata, e poi dicono che FB non serve a niente, ma dipende come lo usi, penso io, o no???
Insomma, saranno tante cose, ma sta di fatto che penso a tutto questo, a questi cambiamenti, a ció che mi ritroveró davanti, a quanto la gente cambi e non solo d'aspetto, a me che mi sento uguale a prima ma non lo sono, neanche d'aspetto, a me che parlo differente, con accento spagnolo, con parole spagnole perse nei dialoghi italiani, a me che 7 anni fa sognavo d'andarmene, ed ora eccomi qui l'emigrante che non ha fatto piú ritorno.
É come tornare indietro nel tempo, quasi. Come tornare a quel posto lasciato tanto tempo fa, dove parte del tutto rimane immutato, e qualcosa cambia. Dove noi siamo i protagonisti e dobbiamo fare i conti con ció che eravamo e ció che siamo diventati.
Mentre faccio i conti con me stessa, mentre come sempre mi sento la perdente e penso che non ho costruito niente in questi anni, ma poi mi accorgo che di esperienze ne ho fatte anche troppe e troppo intense, a volte, mentre tutta la mia vita mi scorre davanti, penso, come succede a molti, o forse a tutti, a quanto sarebbe bello avere 20 anni e l'esperienza dei 30, ritrovandosi un corpo giovane e forte, ma la capacitá intellettuale di una persona che ha vissuto, approfittando di tutto ció che si ha attorno senza lasciarsi scappare le buone opportunitá.
E magari, no??? Chi non lo vorrebbe!
Perché é ingiusto avere la giovinezza a portata di mano, ma non saperla usare, sprecandola con paranoie inutili e irrisolvibili. Vuoi mettere sapere quello che sai ora, 30 anni passati, a 20? Quante sofferenze risparmiate! Quante disillusioni! Quanto tempo davanti per cambiare se c'è qualcosa che non ci piace, per capire ció che davvero si vuole, per vivere come si desidera e non, come spesso accade, come gli altri desiderano per te.
Tornassi indietro farei alcuni cambi nella mia vita. Troverei molto piú tempo per me, per ció che mi piace, per ció che voglio, per viaggiare. Tornassi indietro mi libererei di tante cose risultate inutili, che mi hanno fatto perdere tempo.
Certo, é la vita, é l'esperienza, son le tappe che tutti devono fare.
Ma chi non accetterebbe il cambio? Non mi riferisco a sapere il futuro, ma avere l'esperienza e la consapevolezza dei 30 anni quando se ne hanno 20!

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