Un mese dopo

Possessora di una chiavetta internet italiana, finalmente mi ricollego al mondo al di fuori da qui.
Il che é tutto dire.
Nel senso che qui il tempo passa sempre uguale, e ti ritrovi dopo quasi 7 anni e mezzo vissuti in terra straniera, abituata a cambiamenti repentini e drastici, a vivere in un luogo che hai lasciato e che ritrovi quasi uguale a quel giorno che hai abbandonato.
Eccezione fatta per la gente, che invecchia, fa figli, si sposa, ma continua con la sua vita.
E il paese non é cambiato molto, a parte vari restauri ben fatti che abbelliscono le vie, ma che non apportano altri cambiamenti.
Il posto é sempre uguale, la vita anche, non c'è che dire, mi sento spaesata.
O forse non ho voglia di reintrodurmi in tutto questo, forse sará la ragione per cui mi sento un pó al di fuori di tutto.
Ho rivisto vari amici, persi e ritrovati, rincontrati, sentiti in questi anni. Ho sentito varie storie, riassunti veloci. Ho rivisto me stessa di allora, e poi mi guardo allo specchio e mi chiedo chi sia io veramente.
Non é che si stia male, ma...ma ho giá voglia di partire.
Come sempre, del resto.
E mi chiedo come mai sia piú facile per me ricominciare tutto in un posto sconosciuto che riprendere la mia vecchia vita e cercare di rimettere in sesto quei pezzi lasciati indietro, che ritrovo poco a poco, ma che non mi dicono molto.
É che son troppo spagnola per l'Italia.
Ma son anche troppo italiana per la Spagna.
Succede a noi che torniamo in patria dopo una lunga assenza.
Succede ancche che non capisci perché certe cose vadano in un certo modo. Voglio dire, vedi il tg, o meglio, io lo subisco, non per scelta personale, ma perché a pranzo o cena con i miei me li devo vedere, e noto notizie assurde propinate alla popolazione. Ditemi, che me ne frega a me di quegli assassini che stan in prigione un anno e son smagriti, colpevoli d'aver ammazzato qualcuno, e che il tg me li fa passare per dei porelli senza colpa o pena? Che m'interessa a me delle lettere di pentimento lette con quella voce lenta che ti dice che sí, ho ammazzato tal dei tali, ma mi sento in diritto di dire a tutta l'Italia che son qui, solo e depresso e   conscio di quel che ho fatto, in attesa di un perdono che, secondo religione, non dovrebbe essermi negato.
Non son piú abituata ai tg italiani, forse, ma forse anche perché non li guardavo da mesi, ma in Spagna, e non per comparare ma é cosí, un reo confesso mai scrive lettere che si leggono alla popolazione mentre si mangia. Vuoi mettere uno dell'Eta che stermina una famiglia con la sua bomba e poi fa sta figura davanti a tutta Spagna? Minimo lo linciano, altro che dar pena!!
A parte queste idee personalissime, il resto é tutto uguale. La gente sembra triste, le strade alle 9 di sera son vuote, le finestre chiuse, e non solo per il caldo. La gente si lamenta sempre.
E soprattutto, io, arrivata un mese fa con la mia carica positiva, con l'idea che la vita va sú e giú, ma che tutto va avanti, mi sento abbattere dal negativismo che imperversa quando mi dicono che "non c'è lavoro", "i prezzi son alti", "qui non si va avanti", e via dicendo. Dopo un mese cosí sfido chiunque a sentirsi positivo...ma io non demordo. Io continuo, e intanto penso a dove andare. Perché era ovvio, e sempre lo sará, questo non é il mio posto, son qui di passaggio, avevo bisogno di una pausa, di ricaricarmi, di schiarirmi la testolina.
Ho lasciato la Spagna per colpa dell'ex?? Ovvio, non serve dirlo. Che poi l'ex l'ho visto la settimana scorsa, mentre ero a Nerja, ed abbiamo parlato educatamente, senza rimproverarci niente, finalmente liberi da una convivenza forzata, raccontandoci il mese di lontananza, senza astio né odio. E va bene cosí, é ció che voglio. Che l'ex poi passa i soldini per Gabi, bene anche quello. Che ci facciamo favori semplici. Ottimo. Cosí volevo che fosse anche prima, ma forse dovevo andarmene per ottenere questo. Comunque Gabi lo cresco io, mica lui, ma vedremo il futuro, forse l'ex finalmente metterá la testa a posto e capirá qualcosa.
E ben inteso, non intendo tornare insieme, tutto si riferisce sempre a suo figlio.
Che poi penso, mi sa che in futuro in Spagna ci torno di nuovo, per ovvi motivi, perché un figlio ha bisogno di un padre, e crescerlo  cosí non va bene. Ma vedremo come andranno le cose.
La mia vita sociale é migliorata, non sto piú da sola, anzi, come oggi mi ritaglio qualche ora solitaria lasciando Er Pupone dalla nonna per  starmene per i fatti miei. Qualche ora a settimana fa bene sempre.
Lavoro...cerco, ho iniziato a dar in giro i cv, vediamo che ne vien fuori. Perché piú di tutto ambisco a quel lavoro che mi permetta di mantenermi, che mi dia la possibilitá di pagarmi un affitto per vivere con mio figlio e il mio cane. Che ho le palle piene di gente che stressa per il cane, sapessero loro quanto mi dispiace lasciarlo ai miei invece che averlo con me!!!
Ma intanto andiamo avanti, e un mese é passato, e non mi ci voglio abituare a tutto questo, anzi, io sto cercando altri posti, lo só che é dura, che ho un bimbo piccino, che me lo dicono tutti che le cose son difficili e anzi, tutti mi ricordano di bastonarmi verbalmente appena ho un'idea fuori dagli schemi, ma siccome só come van le cose, siccome le ho giá vissute, ricordo anche che quelle stesse parole me le dicevano prima di partire per la Spagna piú di 7 anni fa, e ricordo anche come son riuscita, perfettamente, a far la mia vita anche contro il parere altrui.
Cosí che ringrazio me stessa per la mia testardaggine, per il sapermi ambientare e riciclare sempre, e per aver imparato, sempre dalla Spagna, a fregarmene di tutto e tutti quando ció che mi circonda mi dice che non é possibile, ma io dimostro che no, le possibilitá ci sono eccome, e la vita va vissuta, anche se ora il periodo é un pó basso tono, e la sera mi chiedo quando cambierá tutto, ma só che tutto é transitorio e nulla dura per sempre.
Saluti da caldo Friuli, che quest'anno ha deciso di farmi sudare continuando a farmi indossare i miei bei abiti estivi e i miei sandali tacco alto comprati nel mercatino di Nerja per 5 euro, che fan tanto invidia a chi é di qui!!