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Un Natale gourmet in 6 mosse. Ovvero Dimmi cosa fai e ti dirò chi sei.

Da Lollychant @rossellaneri
natale cosa non fare

Un Natale gourmet in 6 mosse. Ovvero Dimmi cosa fai e ti dirò chi sei.

dic 20 • Quel sentore di pipì • 38 Views • Nessun commento

Sto varcando la soglia e il primo sguardo inorridito va all’arrosto, che sta ancora dentro allo stampo di alluminio della rosticceria pregustando il sapore rinsecchito che gli darà la ripassata in forno.
Faccio appena in tempo a inquadrare una busta vuota di tortellini rana a lunghissima conservazione abbandonata sul tavolo che la padrona di casa mi viene incontro con entrambe le mani coperte da guanti da forno immacolati e un grembiulone che manco babbo Natale…

Cosa diversifica questo pranzo di Natale da quello dell’autogrill? Ma è ovvio: la tavola imbandita con il servizio buono, e la cuoca (a lei piace farsi chiamare così) in ghingheri.

Uno dei peggiori incubi di un Natale gourmet per qualcuno con la con la spocchia come me è quello di essere invitati al pranzo a casa di qualcuno che non sa cucinare. Ma i sogni si sa, si avverano verso mezzanotte. Invece per gli incubi mezzogiorno va benissimo.

1. LA TOVAGLIA RICAMATA E IL SERVIZIO BUONO
La tavola di Natale è la prova del nove per capire da che parte stai. Ogni gourmet direbbe: “Il servizio buono? Io servo ravioli canditi in pastaball disegnati da Pininfarina e le zuppe di farro perlato in vecchie tazze da caffellatte anni Cinquanta”.

collage tavola

2. I RAVIOLI
Qui le cose si complicano, comunque si può stabilire almeno un punto fermo: Giovanni Rana sarà anche una brava persona ma a Natale lasciamolo a casa sua.
Ma il vero gourmet è quello che passa la giornata a fare i tortelli per tutta la famiglia o è quello che ti rifila la sòla del “raviolo aperto”? Diciamolo chiaramente: non siete Gualtiero Marchesi.

collage ravioli

3. L’ARROSTO
Diciamolo una volta per tutte: l’arrosto non è da Natale gourmet. O meglio tutto ciò che non prevede la possibilità di essere servito in “comode monoporzioni” è gourmet. Un vero gourmet vi ha già stecchito con i lecca lecca al foie gras e il raviolo aperto e non pensa assolutamente che voi necessitiate di altro fino a Santo Stefano.

collage arrosto

4. COTECHINO E ZAMPONE
E’ Natale gourmet con quello del contadino. Punto. Se vi esplode in cottura siete sfortunati, andrà meglio il prossimo Natale.

cotechino1

5. IL PANETTONE
Bene quelli degli chef. Benino quelli delle pasticcerie solidali nelle carceri. Male quelli del supermercato, soprattutto se quando fate un rapido calcolo vi accorgete che al kg costano meno delle rosette che comprate dal fornaio.

collage panettone

Chiunque siate, da qualsiasi parte stiate non presentatevi mai a un pranzo di Natale gourmet con un pandoro tagliato a stelle e farcito con il mascarpone. O vi guarderanno impietositi, e ve lo sarete meritati.

natale

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