Andreotti è morto ma forse anche no. Forse patteggerà con una multa o meglio: forse la morte gli andrà in prescrizione sino al 2080. Forse incontrerà il suo Dio, farà una delle sue battute cazzute e lo convincerà a farsi rispedire da queste parti. Tuttavia Dio esiste, però l’hanno inventato gli uomini, quindi niente, è finita. Ci tocca commemorarlo, Andreotti intendo. Alla fine della fiera il vecchio Giulio ha tirato a campare fino a che non ha tirato le cuoia, come previsto, come un povero Cristo qualsiasi. E c’è da essere onesti: Andreotti non era così speciale come amici e nemici lo hanno descritto. Bello non lo era, simpatico non so, faceva battute argute ma anche molti vecchi avventori di bar ne sono capaci, andava in chiesa tutti i giorni come tanti altri vecchini e vecchine, era intelligente? Probabile, più intelligente di Berlusconi ? Probabile, progettava infamie di ogni genere come Berlusconi ? Ho i miei dubbi, erano forse infamie diversamente concepite.Andreotti è stato principalmente la sua postura china e ossequiosa dei poteri e, tra le mille cose fatte, è stato anche l’attore che ha recitato nel film il Tassinaro, facendo il passeggero di Sordi. In quel film era fuori ruolo.
Andreotti è stato un tassinaro, è stato uno dei trasportatori di tutti i poteri un tempo occulti del nostro oramai limpido paese che fù. Limpido, già, limpido; perchè una cosa col tempo sta accadendo: i fatti e le cronache spesso giudiziare, si stanno diluendo in storia. Non conta più conoscere con certezza tutti gli orari, i luoghi, i mandanti e gli esecutori per avere una visione d’insieme dei misteri d’Italia dalle elezioni del 1948 in poi. Oggi occorre sapere con chiarezza una cosa: l’Italia dal dopoguerra sino alla fine della Prima Repubblica non era una democrazia ma una roba diversa. L’Italia ai tempi di Andreotti era un sistema ingarbugliato di poteri dove attori diversi agivano in chiave anticomunista, quali erano gli attori ? La CIA, la Mafia, il terrorismo rosso e nero, i servizi segreti nostrani, la massoneria e varia stramba umanità. Questi attori sono stati i passeggeri della DC e di Andreotti che erano solo un ossequioso tramite, un mezzo di trasporto, un taxi per l’appunto. Oggi il tassinaro si è adagiato a passeggero e ha tolto il disturbo, e sono convinto che sino all’ultimo stava recriminando: “proprio di questi tempi, se avessi avuto dieci anni in meno!”. Ciò perchè questi tempi sono i tempi in cui l’idea della politica taxi ritorna attuale dopo vent’anni di sceneggiati televisivi che simulavano una democrazia in cui la politica s’illudeva (forse) e illudeva d’essere diventata la protagonista. Oggi sì rientra nei ranghi, la politica italiana torna a farsi taxi dei poteri veri e anche Berlsconi ha capito che non può ingozzarsi tutto questo ben di Dio da solo, lo ha capito un anno e mezzo fà lasciando Palazzo Chigi. In questi nuovi tempi vedremo ossequiosi emuli del divo Giulio proliferare senza freni; ma saranno emuli forse più volgari, meno simpatici, faranno battute sempre meno argute come quelle dei nuovi avventori da bar e andranno su facebook tutti i giorni come tanti altri rincoglioniti e rincoglionite.