Conseguenze dei tagli?
Posted on 20 luglio 2012 by Alessandra Conseguenze dei tagli?Che il periodo sia difficile è abbastanza chiaro. La percezione che la nostra vita stia cambiando è tangibile ormai da quasi tutti (eccetto forse da mia nonna che tanto non prende nessuna pensione e da un nutrito gruppo di persone che gravitano nel centro di Roma). Ma la cosa più dura da accettare è che l’attenzione sull’Eurozona distoglie sguardi ed energie da altre questioni interne del nostro bel Paese.
Ad oggi, ad esempio, sono 91 le donne uccise dall’inizio del 2012 per mano di mariti, ex mariti, fidanzati, ex fidanzati o prossimi a diventarlo, cognati, parenti, concubini e conviventi, ecc… Se pensate che l’Afghanistan ha fatto in tanti anni molte meno vittime tra i militari Italiani, capite che le cifre non sono proprio banali. Il motivo di questi omicidi? LA CULTURA!!! Non fatevi ingannare dai titoli dei giornali, che raccontano storie epiche, punteggiate di follia, calura, gelosia, abbandono e altro… Un omicidio è un omicidio, anzi un femminicidio, in questo caso, e basta! Ma la cultura insegna che una donna può essere gettata via o eliminata quando contraddice la volontà dell’uomo che si sente “padrone” di quella persona. Certo in un momento di crisi come questo non si può certo lavorare per fermare la strage in corso! E poi, ci deve pensare la Giustizia… magari con un po’ di difficoltà perché, sempre per la crisi, è toccato chiudere qualche Tribunale… Certo è che i giornalisti potrebbero affrontare in maniera diversa l’argomento, scrivendo articoli meno banali, riciclati e più obiettivi.
A proposito di donne, crisi e lavoro. Ancora sui giornali si parla delle donne degli harem e dei festini piazzate a ricoprire cariche politiche o ricoperte di soldi per aver sollazzato il potente di turno. Ora che tutti i particolari sono stati divulgati, spero qualcuno mi voglia spiegare se si fa tanto clamore per puro gusto del gossip o per insinuare nelle giovani menti strane idee. A che mi riferisco? Beh, magari invece di fare informazione (oh questa sconosciuta!!) raccontando dei vantaggi che si ottengono dal lavoro di escort, potrebbero almeno indignarsi per l’uso che si fa dei soldi pubblici, visto che c’è CRISI!
Poiché siamo in tema di indignazione e di crisi, mi sembra doveroso ad esempio citare la grande ondata di obiezione che sta invadendo il nostro sistema sanitario. La legge 194 è stata attaccata, con esito negativo, ma viene applicata con sempre maggiore difficoltà per motivi che non si riesce a capire. Almeno che si ammetta che lo stato non voglia più farsi carico di questa spesa e facciamola finita! Perché le argomentazioni che ho sentito per giustificare le proteste degli anti abortisti sono senza senso in un Paese democratico (ancora lo siamo, vero?) e con leggi in vigore che tutelano la libera scelta delle donne.
Riassumendo, c’è crisi, per questo, non si pagano più le scelte delle donne, ma, nonostante questo, si paga lo stipendio alle escort!
Non c’è lavoro ma fare la escort … è redditizio.
Tutto sommato, eliminare una donna è ancora un fatto culturale…
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