Ogni anno, come sapranno gli aficionados, mi ostino a fare una lista di buoni propositi. Alcuni fattibili. Altri no. Eppure io continuo a segnarli in quel quadernino a fiori blu. Tra questi ce ne sono un paio che definirei ‘gli intramontabili’ (e altrettanto ‘insormontabili’). Tipo ‘praticare regolarmente uno sport’.
AHAHAHHAHAHAHAH
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Vabbeh, ho ancora 11 mesi. Intanto ho adottato una nuova strategia. Niente iscrizioni a corsi, palestre… questa volta non ci casco! Con un modico investimento (6 euro e 99 cent!!), ho acquistato un DVD di GAG (Gambe Addominali Glutei). Vediamo se così aggiro l’ostacolo (l’ostacolo sono sempre io, tra l’altro!). Ma non potevo pensarci prima?
Insomma, non ho bisogno di uscire, al freddo, sotto la pioggia, mollare il teporino di casa ed avventurarmi là fuori. Non mi devo nemmeno depilare per forza, che sennò negli spogliatoi mi tocca fare contorsionismi per non far fuoriuscire centimetri di pelliccia (la mia) invernale… No, posso stare in pigiama, o indossare quello che mi pare, struccata, saltellare senza dover trattenere la panza. Basta prendere il telecomando e schiacciare PLAY, per dare inizio a un’ora di piegamenti e saltellini forennati, che anche se sono scomposta chissenefregadituttosìììì… Poi, avete visto in questi video che po’ po’ di ambientazioni? In quello che ho comprato c’è una specie di Barbie sorridente che fa esercizi (oh, non smette un minuto di sorridere) su una spiaggia caraibica. Poi la scena si sposta su un laghetto incantato del Canada. Maledetta Barbie sorridente. Comunque. Tutto questo, del video dico, fa molto anni ’80. Almeno quanto il frisè, gli scaldamuscoli e la lacca per capelli. Ora, ho trovato qualche altra pazza sostenitrice di questo progetto… sento che insieme svolteremo!! Ma veniamo agli obbiettivi più fattibili (meno male che ci sono anche loro, sennò ciaociao autostima), tra questi il mio preferito è senz’altro voler leggere di più.Con grande gioia sono venuta a conoscenza di un’iniziativa del Corriere della Sera, che si chiama #StoriediCucina. Si tratta di 20 avventure culinarie per celebrare il grande amore fra scrittura e buona tavola.
Tra le uscite di febbraio ce n’è una di cui ho già parlato qui, Afrodita, di Isabel Allende, da cui ho tratto ispirazione per una salsa afrodisiaca, e più avanti ci sarà anche Kitchen, di Banana Yoshimoto, una delle mie scrittrici preferite.Ecco, tutto questo esula un po’ dai libri strettamente vegan di cui parlo in questo spazio, ma l’ho trovata un’iniziativa interessante e mi andava di segnalarla
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Ma ora veniamo alla recensione di oggi, quella di un libro di ricette interamente RAW e vegan (altro buon proposito: mangiare più cibo crudo!). Molti di voi già lo conosceranno, si tratta di L’essenza del crudo, di David Coté e Mathieu Gallant, edito da Sonda.
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Il formato è quello maxi dei ricettari Sonda, con grandi foto a colori a tutta pagina che accompagnano i piatti (tempo fa avevamo sfogliato insieme altri due libri di questa casa editrice, ricordate? Grigliate vegan style e Erbe spontanee).
Le prime pagine sono dedicate a presentare il progetto dei due autori, partito nel 2007 con Crudessence, un piccolo locale adibito inizialmente a rosticceria e mescita di kombucha (tè fermentato, originario della Cina, ottenuto dalla fermentazione di zucchero e tè, considerato un elisir di lunga vita in quanto facilita la digestione, rafforza il sistema immunitario e costituisce un’eccellente fonte di probiotici e acidi organici). Quattro anni dopo David e Mathieu aprono due ristoranti e due self service, con un’equipe di oltre 70 collaboratori… una crescita tanto rapida che attribuiscono alla vitalità contagiosa sprigionata dalla loro alimentazione
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Entrando nel vivo delle ricette, si parte con alcune basi che vanno dal succo di zenzero al grano saraceno germogliato; segue la sezione dedicata alle bevande, ovvero latte di mandorle e canapa, ma anche frullati, succhi, tisane.
Personalmente ho trovato molto interessante la parte dedicata alle zuppe, dal momento che per me tradizionalmente rimandano a un’immagine di ciotola fumante, o comunque a base di ingredienti cotti. Qui si va dalla vellutata di spinaci e pistacchi alla crema di pomodori, ma anche zuppa di cipolle, carote e curry, crema di champignon, zuppa vietnamita, gazpacho e tante altre idee.
Segue una sezione dedicata alle insalate, poi creme, salse e patè e i fermentati, ovvero come realizzare un formaggio di anacardi, il kefir, il kombucha (LANCIO UN APPELLO, SE QUALCUNO ZONA LIGURIA AVESSE DELLA ‘MADRE’ DI KOMBUCHA…SCRIVETEMI!), lo yogurt di noci; si prosegue con preparazioni che necessitano di essere sottoposte a disidratazione, come polpette, falafel, tortillas, nachos, pane alla cipolla, pizza, crepes dolci e salate, chapati, crackers, chips, muesli.
Tra gli antipasti trovate la ricetta che ho voluto provare oggi qui sulla balenina (involtini di foglia di riso con vegepatè), fattibile con ingredienti reperibili in questa stagione e usando il solo mixer. Molto interessanti sono anche le bruschette, gli involtini con zucchine ripieni di ‘ricotta’, le tagliatelle al pesto, i nigiri con cavolfiore e le barchette di indivia farcita. Seguono i piatti principali, ovvero pizza, lasagne (correte a vedere la versione di Claudia, ispirata da questo libro), burger, panini, cannelloni, crepes, spaghetti al pesto, spiedini.
immagine dal libro L’essenza del crudo
Per chiudere in bellezza non potevano mancare i dolci, che rappresentano la parte che preferisco (maddai!): biscotti, mousse al cioccolato (stomaleee), torta cioco-banana… e finiamola qui che ho già la bava tipo San Bernardo! (immaginatemi mentre scrivo con davanti le foto…come si fa!!!)
immagine dal libro L’essenza del crudo
Bon. Ricettina?
INVOLTINI PRIMAVERA AL VEGEPATE’
INGREDIENTI del vegepatè:
100 gr semi girasole;
75 gr carote tagliate grossolanamente;
15 gr (1 cucchiaio e mezzo) di cipolla rossa;
2 cucchiai di prezzemolo;
2 cucchiai olio di girasole spremuto a freddo;
1 cucchiaio e mezzo di aceto di mele;
1 cucchiaio di succo di limone;
1 cucchiaio di zenzero tritato;
1 piccolo spicchio d’aglio;
1/2 cucchiaino di sale integrale;
1 cucchiaio di lievito alimentare;
40 gr semi di sesamo.
Ho ammollato i semi di girasole 8 ore, poi li ho sciacquati e scolati.
Ho versato tutti gli ingredienti nel mixer fino a ottenere un impasto liscio e cremoso.
(si conserva fino a 5 giorni in frigo in un contenitore ermeticamente chiuso)
INGREDIENTI degli involtini:
2 fogli di riso, tipo quelli in foto;
5 foglie di insalata (loro usano lattuga);
1 gambo di sedano;
3 gr cipolla (1 cucchiaino);
1/4 di ricetta del vegepatè;
semi di papavero o sesamo nero;
(NB: nell’originale c’era anche la zucchina, che non ho preso perchè non è di stagione e i germogli di trifoglio)
foglio di riso prima di bagnarlo con acqua
Ho bagnato i fogli di riso (operazione delicata, nel senso che bisogna trovare il tempo giusto…troppo poco restano duretti, ma basta poco e si rompono tutti se si esagera con l’ammollo…sulla confezione dice: 15 secondi!) e stesi sul piano da lavoro. Ho messo al centro le foglie di insalata e ricoperte con le carote, il sedano tagliato a striscioline e la cipolla. Ho ricoperto con il vegepatè e un’altra foglia di insalata e chiuso la foglia di riso, che ho rotolto nel sesamo nero.
Ho infine tagliato a metà gli involtini e servito.
(uh, i ciuffi delle carote possono servire per una salsa chimichurri da leccarsi i baffi, presto posterò la ricetta!)
Che ne pensate? Vi va un morsetto?
Con questa recensione partecipo all’iniziativa promossa da Annalisa di passatotralemani, il giovedì del libro di cucina, condivisa anche dalla pagina FB Genitori Veg, siete già andati a leggere le altre recensioni?
Se vi incuriosisce l’argomento ‘raw’, vi segnalo anche un altro libro di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, Meglio crudo, di Rosanna Gosamo, edito da Sonda