Questa formaggetta è nata per caso, per recuperare la purea di mandorle avanzata preparando il latte di mandorle. Mi sembrava un delitto buttarla!
Così l’ho mescolata con aromi vari e un po’ di sale e l’ho cotta in forno…una delizia!
300 g di mandorle bianche non tostate
1 litro d’acqua
sale marino integrale
aromi a piacere (timo, salvia, menta, aneto, erba cipollina, cumino, aglio, ecc.)
olio extravergine d’oliva
Unisci le mandorle con l’acqua e lasciale ammorbidire per almeno 30 minuti (in frigo anche tutta la notte).
Frulla le mandorle con l’acqua d’ammollo, trasferisci in una pentola, aggiungi un pizzico di sale e porta a bollore mescolando. A piacere puoi aromatizzare il latte con una stecca di vaniglia, con della buccia di limone e dolcificarlo con un po’ di malto di riso.
Spegni e filtra il latte con un colino a maglie strette o rivestito da un canovaccio oppure da una garza. Strizza bene la polpa. Il latte che ottiene si conserva in frigorifero 4-5 giorni e va agitato bene prima dell’uso.
Mescola la polpa rimasta dopo la filtratura con gli aromi che preferisci e una presa di sale. Trasferisci il composto in uno stampino schiacciando bene e metti in frigorifero per un’ora. Togli la formaggetta dallo stampino e mettila su una teglia rivestita da carta da forno leggermente unta d’olio.
Ungi bene anche tutta la superficie della formaggetta, con l’aiuto di un pennello da cucina o anche con le dita. Cuoci in forno a 160° per 20-30 minuti.
Si conserva in frigorifero per 2-3 giorni, ma non credo che durerà così a lungo…a casa mia è stata spazzolata in 10 minuti
Per preparare un latte di mandorle super è meglio partire dalle mandorle fresche in guscio. E’ più complicato e noioso, ma la differenza è abissale. In tal caso dopo aver sgusciato le mandorle con santa pazienza, bisogna tenerle in ammollo una notte per facilitare l’eliminazione della buccia. A quel punto, strofinando le mandorle tra le dita la buccia si toglie facilmente. Una volta tolta la buccia si procede a frullare con l’acqua, proseguendo con la ricetta.
La polpa avanzata dopo la filtratura puoi utilizzarla anche in altri modi, per esempio puoi aggiungerla nell’impasto per i biscotti. Insomma non si butta!!!
Buon appetito!
Con questa ricetta salata partecipo al contest vegan Felici e Curiosi, una fantastica iniziativa di 2 blog, “Ravanello curioso” e “Le delizie di Feli”, in collaborazione con lo Chef e ricercatore Mario Bianchi, che da tempo cerca di riportare un po’ di buon senso nell’alimentazione degli italiani e in particolar modo in quella dei bambini.
In questo contest dobbiamo utilizzare almeno uno dei “magnifici 20″, ossia le 20 famiglie di ingredienti che secondo Mario Bianchi non devono mai mancare sulla nostra tavola. Uno di questi ingredienti è la frutta secca, così ho deciso di riproporre il mio formaggio a base di mandorle.