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Inferno, paradiso e una fetta di torta

Da Benedettamarchi
Inferno, paradiso e una fetta di torta
Io non so ben ridir com' i' v'intrai,
tant' era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.

Devo dire che il weekend scorso mi sono sentita un pò come il nostro caro Dante, quando come lui sopraffatta dal sonno sono stata catapultata in una realtà del tutto estrana alla mia. Una realtà di sogno e da incubo da cui sono riemersa solo ieri. O forse, visti gli avvenimenti, ci sono ancora dentro.
Al contrario dello scrittore fiorentino però, io sono partita dal paradiso.
Una sola parola, o meglio tre: Engadina weekend gourmet.
Se su internet e dai siti web sembrava un posto da sogno, nella "realtà" era di più.
Queste montagne che senza affaticarti ti conducono ad antichi ghiacciai, i prati attraversati dal famoso trenino rosso, un hotel che ti coccola ad ogni tuo desiderio, qualche formaggio di malga fatto sul momento e nuovi amici con cui ridere e scherzare (e fotografare, fotografare, fotografare).
Inferno, paradiso e una fetta di torta
Di questo paradiso nascosto e da esplorare ve ne parlerò meglio in un post a breve, vi racconterò dei ristoranti stellati e non, del brunch alla malga, della loro torta di noci (di cui mi sono follemente innamorata!!)...ma anche del Gran Hotel Kronenhof e della sua meravigliosa spa....
...tutto a tempo debito, devo prima cucinarvi una loro specialità, vediamo chi indovina!  ^_^ ...
...prima di arrivare all'oggi bisogna fare un saltino all'inferno.
Tenete duro, sarà breve e ne uscirò indolore (anche se io questo prima di entrarci mica lo sapevo!)
Domenica alle 14.30 si abbandona Pontresina per tornare in quel di Milano e poi via freccia bianca verso casa. Martedì mi aspettava un consegna universitaria importantissima.
Mail minacciose dai professori avevano fatto capolino durante i giorni in Engadina, ma la magia del luogo e il forte impegno per distrarmi del Principe -eh si, era anche lui con me in Engadina!^_^- me le avevano fatte sottovalutare.
Insomma, avrei dovuto passare la domenica sera (finale dell'Italia per chi avesse rimosso) al computer a lavorare, e così anche tutto lunedì, probabilmente avrei dovuto fare la notte in bianco.
Per questo dovevo tornare subito a casa.
Peccato che trenitalia non fosse d'accordo con i miei piani. :S
30 minuti di ritardo......... 40 minuti di ritardo......... 60 minuti di ritardo
"Il vostro treno signorina forse partirà tra più di tre ore" O.O?! WHAT?!? 
Ma io devo lavorare!!!Ogni singolo minuto qui ad aspettare è spregato!! L'inferno è cominciato!
La faccio breve, sono partita la mattina alle 4:00, con le valigie dell'Engadina al seguito mi sono recata in facoltà a cesena per le 8:40 -senza passare da casa- con il phon nella borsa, il computer sulle spalle e un mal di testa che non vi dico.
Ho passato l'intero lunedì in facoltà a lavorare alla consegna e idem la nottata. Martedì ero stravolta.
E siccome all'inferno se c'è il danno c'è pure la beffa, il bel giorno della mattinata di treno e studio forzato (ovvero il "famoso" lunedì 2 luglio) era pure il mio compleanno!
Niente feste, testa bassa a lavorare. E per fortuna che alla fine almeno, il duro lavoro è stato premiato! ^_^
Ma dopo questo viaggio in realtà di sogno e incubo ho deciso di regalarmi una bella fetta di torta.
Inferno, paradiso e una fetta di torta Una torta a strati che si presta perfettamente per un compleanno, un battesimo o un pranzo importate.
E' un pò più lunga di una delle mie soltite torte da colazione, poco più complicata dei miei plumcake, ma leggerissima, dolce al punto giusto e fresca. 
Vi giuro che è assolutamente perfetta per l'estate.
Provatela e ditemi che ne pensate. Mia mamma l'ha eletta la torta dell'anno ^_^ (Facendo così scivolare al secondo posto la mia robuchon e al terzo la cara basbousa dei ricordi)
Per chi non mi conosce, premetto che non amo le torte di compleanno, anzi, non mi piacciono proprio! 
E nemmeno quelle da matrimonio... insomma in casa mia niente torte a strati (a parte una simpatica eccezzione) farcite con creme, panna, burro... 
Ma questa volta, ho trovato la torta a strati perfetta! Finalmente una torta da compleanno che non mi smaga dopo il primo cucchiaino! Anzi... nemmeno dopo la terza fetta :P

Torta di ricotta con albicocche, pesche e ciliegie selvatiche INGREDIENTI (per uno stampo da 18cm)
per il pandispagna alleggerito: 2 uova piccole (le mie solite gallinelle) 40gr di farina con germe di grano 1 cucchiaino di lievito 40gr di fecola 1/2 bicchiere di latte 2 cucchiai di panna fresca
20 gr di zucchero di canna

per il ripieno cremoso: 10 gr di burro di cacao Venchi 250gr di ricotta fresca 120gr di panna fresca (di cui 100gr andranno montati) 30 gr di zucchero di canna chiaro come BRONSugar Brasil D&C per la copertura di frutta: 3 pesche nettarine 2 albicocche mature 12 ciliegie selvatiche 1/4 bicchiere di zucchero BRONSugar Brasil D&C 1/2 bicchiere di succo di limone 3 fogli di gelatina Per prima cosa prepariamo il simil pandispagna. Sgusciate le uova in una ciotola e aggiungete lo zucchero. Sbattete il tutto finché diventa gonfio e ben spumosa, di colore chiaro. Aggiungete quindi la farina e la fecola mescolate insieme, versandole a pioggia dal setaccio. Mescolate il tutto delicatamente con un cucchiaio preferibilmente di legno, in modo che il composto non si smonti. Aggiungete ora il latte e la panna fresca e mescolate delicatamente. Foderate la teglia con carta da forno e versate la metà del composto spalmandolo bene su tutta la teglia. Infornate per 12-15min a 175°C. Sfornatelo, toglietelo dalla teglia e lasciatelo raffreddare. Allo stesso modo, infornate l'altra metà del composto e lasciatelo raffreddare dentro la teglia.
A questo punto, prepariamo il ripieno cremoso di ricotta. Sbattete con una frusta manuale assieme tutti gli ingredienti tranne 100gr di panna, finchè il tutto non diventa una cremina morbida.
A questo punto montate i 100 gr di panna rimanente eaggiungeteli delicatamente al composto in modo che risulti omogeneo.
Ora prendete il "simil pan di spagna" e adagiatelo nella tortiera a cerniera dove l'avete cotto o una di egual diametro.
Senza cerchio della cerniera, spalmate il composto di ricotta sul disco di pan di spagna in modo omogeneo fino a coprirlo del tutto. (a me ne sono rimasti alcuni cucchiaini che mia madre ha messo nel caffè a fine pasto :P).
Adagiatevi sopra quindi il secondo disco di "simil pan di spagna" premando leggermente in modo che aderisca al composto di ricotta e che quest'ultimo si distribuisca in maniera omogenea tra i due strati.
Mettete il disco della cerniera, chiudete il tutto e riponete nel frigo a riposare almeno circa 1h, il tempo di preparare la frutta.
Nel frattempo, lavate, disossate, sbucciate e tagliate la frutta a pezzi.

Mettetela poi in una pentola con lo zucchero e il succo del limone e lasciate marinare per 1h cc. Trascorso il tempo necessario, mettete a bagno in acqua tiepida i fogli di gelatina. Cuocete la frutta a fuoco alto per 2-3min nello stesso tegame del riposo. Strizzate la colla di pesce ed aggiungetela alla frutta mescolando per bene. Spegnere il fuoco e lasciate raffreddare completamente.
A questo punto, tirate fuori dal frigo la teglia con la torta assemblata in precedenza.  Spalmatevi sopra la frutta fino a coprire tutta la torta.  Lasciate ora raffreddare completamente, coprite con la pellicola trasparente e lasciate in frigo per tutta la notte. Servitela il giorno dopo con delle foglioline di menta fresca.
Inferno, paradiso e una fetta di torta
*nota bene: Mia mamma l'ha definita la torta dell'anno, mio babbo che odia i dolci ne ha mangiata parecchia, il fratello a dieta perenne pure!
Insomma io ve la consiglio vivamente! ^_^


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